Arabia Saudita, come se Renzi fosse l'unico colpevole...

30 Gennaio 2021 21:00 Agata Iacono

Ci uniamo chiaramente al giubilo che plaude al blocco delle vendite delle armi all'Arabia Saudita. Abbiamo denunciato, sempre e costantemene il massacro del popolo yemenita (spesso come voce isolata e nel silenzio complice dei cosiddetti difensori dei diritti umani a convenienza).

Ma, c'è un ma.

Un piccolo appunto alla narrazione che impera sui social e attraverso i media mainstream.

Rappresentando Renzi (che anche ultimamente ha incontrato il principe genocida "per intervistarlo") come l'unico "colpevole" della fornitura di armamenti ai Sauditi, si commette un'atroce ipocrisia che cerca di lavare le molte mani insanguinate.

"E' stata bloccata una vergognosa eredità lasciata da Renzi." titola, ad esempio, L'Avvenire oggi, 30 gennaio 2021.

Non ci piace "difendere" proprio Renzi, ma è dovere dell'informazione riportare le date e i dati.

Andiamo per ordine.

Paolo Gentiloni, nell'ottobre del 2016, quale ministro degli esteri, ammette candidamente che nel 2015 sono state rilasciate autorizzazioni all’esportazione di armi dall’Italia all’Arabia Saudita. L’export, dicono i dati, è avvenuto sia nel 2015 che nel 2016, periodo in cui l’Arabia Saudita bombardava indiscriminatamente lo Yemen.

Il governo Renzi cade il 7 dicembre 2016 (tre giorni dopo la debacle al referendum costituzionale).

Gentiloni, premier subito dopo Renzi, è più volte intervenuto a difendere la legittimità della vendita di armi all'Arabia Saudita.

È del 19 Dicembre 2016 l'appello di Rete disarmo al governo Gentiloni.

Si chiede all’esecutivo di bloccare l’invio di bombe al "Paese che da marzo 2015 guida la coalizione che sta facendo la guerra in Yemen".

" Non c'è nessun embargo internazionale". Ha ribadito Gentiloni.

A sua volta, la ministra della Difesa Pinotti (in entrambi i governi) affermò che, essendo la RWM Italia di proprietà tedesca, l'Italia non aveva nessun potere sulle vendite di questa società.

Ma la RWM Spa è una società con sede legale in Italia e quindi è soggetta allele leggi italiane.

All'epoca delle dichiarazioni di Gentiloni, il M5S a lettere cubitali, denunciò "Ammissione scioccante, siamo uno Stato-Canaglia".

Sono in tante le mani sporche del sangue yemenita e noi non dimentichiamo.

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