Draghi e "i rapporti con gli Usa": conteremo veramente di più in Europa?

16 Febbraio 2021 07:00 Carlo Formenti

Nei giorni scorsi ho più volte richiamato l'attenzione sulla "doppia fedeltà" (agli Stati Uniti e alla Ue) che il governo Draghi è chiamato a certificare per conto del nostro Paese.

Ho anche insistito sul fatto che le due fedeltà non stanno sullo stesso piano: quella nei confronti degli Stati Uniti sta un gradino abbondante più in alto dell'altra.

Se ne volete conferma andate a leggere l'articolo di Fubini sul Corriere di lunedì 15 febbraio ("L'ex governatore e i rapporti con gli Usa. Ora l'Italia conterà di più in Europa" , pagine 8 e 9). Dopo avere richiamato le numerose ragioni di conflitto interimperialista (ovviamente Fubini non lo chiama così) fra le sue sponde dell'Atlantico (a partire dall'accordo con la Cina voluto dal duo Merkel Macron senza chiedere il "permesso" al dominus americano), Fubini ricorda gli ottimi rapporti dell'ex consulente di Goldman Sachs, nonché nostro nuovo presidente del consiglio, con l'establishment americano, rapporti che dovrebbero consentirgli di ridare peso all'Italia nel concerto europeo, affidandole il ruolo di agire da contrappeso alle velleità autonomiste di Francia e Germania.

Insomma l'idea è che l'Italietta, che conta men che zero nel contesto geopolitico globale, potrebbe ricavarsi un cantuccio sfruttando le contraddizioni fra i due padroni cui deve rispondere (ovviamente a fianco, o meglio a rimorchio. del più forte). E' la solita vecchia storia di una politica estera che, dalla ottocentesca Guerra di Crimea al Secondo conflitto mondiale, ci ha sempre visti accorrere in soccorso del presunto vincitore, anche se va detto che non sempre ci è andata bene e, quando la scelta è stata sbagliata, si è pagato un prezzo salato (per le classi subalterne s'intende, le élite in un modo o nell'altro se la cavano sempre).

Le più recenti da Italia

On Fire

"Bersagli legittimi". La Russia passa ufficialmente ad una nuova fase del conflitto

di Marinella Mondaini per l'AntiDiplomatico Adesso si fa sul serio, la Russia sta passando ad una nuova fase. A Mosca le indagini proseguono e poco fa le dichiarazioni del presidente Putin, del capo del...

F-16, "bersagli legittimi" e NATO. Cosa ha detto (veramente) Vladimir Putin

di Marinella Mondaini per l'AntiDiplomaticoIl presidente russo Vladimir Putin ha visitato il 344esimo Centro Statale Addestramento e Riqualificazione del personale dell'aviazione militare del Ministero...

Pepe Escobar - Il Collegamento Nuland - Budanov - Crocus

  di Pepe Escobar – Strategic Culture [Traduzione a cura di: Nora Hoppe]   Cominciamo con la possibile catena di eventi che potrebbe aver portato all'attacco terroristico sul Crocus....

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa