Il ring da fenomeni da baraccone: ecco a voi la ricetta del liberismo

Ripubblichiamo due post Facebook di Lenny Bottai sulla trasmissione "La Zanzara" che offrono uno spaccato perfetto di come venga orientata l'informazione in Italia e di come si costruisca una finta opposizione creata ad arte.

di Lenny Bottai

La zanzara, prodotto di Confindustria, è un ring dove i fenomeni da baraccone trovano quotidianamente spazio perché fruttano ascolti. In una situazione ampiamente studiata per irradiare nella società la cultura liberista, il conduttore dai capelli unti ripete "libertà libertà libertà" e mischia temi seri con illustri ospiti che parlano di micropeni, squirting, pissing, fisting e deviazioni di ogni sorta. Ad ascoltarlo si fanno un sacco di risate, ma solo se preso in assoluta leggerezza e soprattutto se ascoltato con i giusti anti-corpi. Ma il messaggio subliminale del radio parolaccia (chi se lo ricorda?) dei giorni nostri è quello di dividere e denigrare le persone secondo lavoro, gusto sessuale, provenienza, gusto alimentare ed ogni peculiarità, l'unica cosa che non si tocca - tuttavia - è la questione di classe. Difatti nella libertà sacrosanta difesa c'è quella di impresa ed arricchimento sulle spalle altrui (il darwinismo sociale è il fondamento degli imprenditori e dei ricchi in generale).
Del resto entrambe i conduttori sono pagati dai padroni, cosa aspettarsi?
Non è un caso difatti che il liberal che si contrappone solo per show viene appellato spesso da comunista, anche se di comunista non ha niente, anzi, oltreché liberal è pure sionista. A completare il quadro da uno po' pure un nipote di sindaco democristiano (non manca nulla eh?).
Il tritacarne di argomenti senza capo né coda poi che vale due milioni di ascoltatori, lo capisco spesso da alcuni commenti che spesso mi fanno, influenza anche tanti "compagni", grazie ad una confusione voluta e studiata per aumentare la demenza anche in pieno Covid (tanto una radio dei padroni non la censura nessuno), sdogana ogni libertà utilizzando gli stupidi che si prestano, dalla consigliera di Fratelli d'Italia che canta in diretta "faccetta nera" e poi viene rimossa, stabilendo in qualche misura che anche essere fascisti è un diritto. Così come si cavalcano tutti quelli che nella disperazione lamentano il fallimento e vogliono aprire, ma mica dando la colpa allo stato che manca di dare i soldi, si istigano allo show della disobbedienza in piena linea con ciò che vogliono i loro datori di lavoro, che non a caso in Italia non hanno mai chiuso veramente ed hanno causato il casino spargendo i contagi con le fabbriche aperte. La grande bufala della libertà individuale che si traduce, in una società divisa in classi, in libertà per le classi dominanti pagata caramente dalle subalterne.
Quindi, nell'era del Covid Crux apre il microfono a tutti i più illustri fenomeni da baraccone del tema, li prende per il culo ovviamente per starne alla larga, ma da bravo border line si diverte a stimolare il complottismo sul tema perché gli frutta un sacco di soldi. Non bastasse quell'angolo di egemonia radiofonica, dove apre e chiude i microfoni agli ospiti, mette giù alla gente mentre parla; l'altro giorno, dopo aver fatto lo show con una presunta vittima di un vaccino ha raccontato la grande cazzata che gli stati che hanno chiuso di più hanno più vittime, come del resto a suo tempo diceva che la colpa era della Cina e che incarceravano la gente se positiva sparavano a chi usciva col coprifuoco, allora, quando lo ha chiamato un medico che gli ha detto che ha delle grosse responsabilità sulla diffusione della demenza - con cui si diverte mentre il paese passa una grave crisi e centomila persona sono morte - la risposta è stata emblematica: a me interessa lo show, la libertà di parola, nulla altro, non mi rompere il cazzo.
Ecco a voi la ricetta del liberismo di un servo dei padroni ed il suo socio, che da questa confusione traggono profitto. Tanto Confindustria in Italia fa da sempre che cazzo gli pare, a tutte le ore. E non bastasse, accendi la TV, te li trovi pure come opinionisti di non si sa bene cosa.
Diffidate dai prodotti dei padroni.
Divertitevi e basta, non prendeteli sul serio.
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Dopo il mio post dell'altro giorno, forse perché segnalato da qualcuno oppure perché mi seguono (non è la prima volta del resto che ci provano), gli sfigati de "la zanzara" giovedì hanno tentato un'incursione telefonica per chiedermi conto del mio post. Ribadendo i concetti in maniera chiara, con argomenti e altrettanta schiettezza, proprio come piace a loro, ma senza porgere il fianco alla loro volontà di farmi risultare un "fenomeno da baraccone", ho ribadito quanto espresso nel post, in primis sottolineato il buon lavoro che fanno a favore del padronato italiano, poi scientemente a favore delle disinformazione e della divisione tra lavoratori nonché alla spregevole denigrazione di alcune categorie.
Una decina di minuti prima di mandarli a cagare ed entrare al lavoro in palestra e mettergli io giù il telefono, tanto per ribadire che della loro visibilità non ho bisogno. Si sono trovati tanto a suo agio che, ascoltando le registrazioni, mi sono accorto non mi hanno mai trasmesso.
"Ma tu sei ancora comunista nel 2021?", come ho risposto cari coglioni servi, il capitalismo e il liberismo che venerate (entrambi con al seguito il democristiano) sono ancora più vecchi, in un mondo dove pochi hanno le ricchezze di tanti è la risposta più decente da dare per chi ha un cervello e lo usa, non per fare soldi, ma per cercare di migliorare la società. "E lei ex ultrà gli piace Stalin?", quando c'era Stalin c'erano Hitler e Mussolini, erano meglio? E se non c'erano loro c'era gente come Churchill e Roosevelt, che disseminava colonie, campi di concentramento come per i giapponesi dopo Pearl Harbor e sganciavano bombe atomiche, meglio?
Comunque parliamo di oggi e non di storia, ci sono un miliardo e quattrocentomila persone in Cina che vivono sotto il simbolo che definite obsoleto, ed è la seconda potenza mondiale, stupidy...
"Faresti un duello radio con un fascista?" ma vai a chiederlo a qualche fenomeno da baraccone come te, coglione.
Certo, poi si può anche cazzeggiare e scherzare, a me piace un sacco, ma nel vostro scherzo ci mettete tanto per instillare la cultura che legittima l'1% del paese che detiene le ricchezze del 70% più povero.
Niente da fare, sarà per la prossima volta. Non va sempre bene, lo capisco. Dopo "la rivoluzione non sarà teletrasmessa" abbiamo "gli argomenti non saranno radiotrasmessi".

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