Draghi cita le "file della Caritas" ma non conosce il suo ultimo rapporto

22 Dicembre 2021 14:00 La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è anche su Telegram. Clicca qui per entrare nel nostro canale e rimanere aggiornato

«Non esiste progresso o crescita economica senza coesione sociale, se si lasciano indietro i poveri non c'è crescita». E' una delle risposte che il primo ministro italiano ha fornito ai giornalisti nella conferenza stampa di fine anno. Una delle rare occasioni in cui Draghi, perché costretto, si concede a giornalisti tra l'altro reverenti e compiacenti.

In uno dei suoi ultimi passaggi, l'ex presidente della Bce ha addirittura ricordato "le lunghe file alla Caritas durante la prima fase della pandemia", per poi ricordare come "priorità" del suo governo siano state "fin dall'inizio" quelle persone.

Mente e dimostra di non conoscere l'ultimo rapporto della Caritas (ottobre 2021) però Draghi. E vogliamo ricordargli alcuni passaggi dello stesso, che dimostrano quanto grave sia stato l'impatto di quest'ultimo governo per gli ultimi del nostro paese. Altro che "priorità"!

"Nel 2021 sale la quota di chi vive forme di povertà croniche (27,7%): più di una persona su quattro è accompagnata da lungo tempo e con regolarità dal circuito delle Caritas diocesane e parrocchiali. E preoccupa la situazione dei poveri “intermittenti” (19,2%)". E ancora: "Con il covid aumentano i poveri che si devono affidare, spesso per la prima volta, all’aiuto della rete sociale della Chiesa.

Secondo il rapporto annuale della Caritas sulla povertà, quindi, nei primi otto mesi del 2021 "è aumentato del 7,6% il numero di persone assistite dalla Caritas in Italia rispetto al 2020."

I nuovi poveri rappresentano il 37% del totale. Tra gli italiani utenti dei centri Caritas l’incidenza dei percettori sale al 30,1%, scende invece al 9,1% tra gli assistiti stranieri. Nelle regioni del Mezzogiorno l’incidenza di chi percepisce la misura è molto più elevata (pari al 48,3%), rispetto alle regioni del Nord (23,4%) e del Centro (8,5%).

Questa è la fotografia di un'Italia che non ha voce e rappresentanza politica. Di un'Italia che deve subire anche l'umiliazione di essere citati come "priorità" da uno dei suoi principali carnefici.

L'AntiDiplomatico è anche su Telegram. Clicca qui per entrare nel nostro canale e rimanere aggiornato

Le più recenti da Italia

On Fire

F-16, "bersagli legittimi" e NATO. Cosa ha detto (veramente) Vladimir Putin

di Marinella Mondaini per l'AntiDiplomaticoIl presidente russo Vladimir Putin ha visitato il 344esimo Centro Statale Addestramento e Riqualificazione del personale dell'aviazione militare del Ministero...

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Pino Arlacchi - Le 3 ipotesi sulla matrice della strage di Mosca

di Pino Arlacchi   Le reazioni alla strage di Mosca sono, com’è ovvio, le più diverse e sono determinate dall’andamento di una guerra in corso. Siccome ci sono pochi dubbi...

Andrea Zhok - Il momento esatto in cui si è deciso il suicidio di Ucraina e Europa

di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa