Incontro Meloni-Stoltenberg: Il governo italiano fornirà ulteriore sostegno a Kiev


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“Le dimensioni transatlantica ed europea sono ovviamente fondamentali per la nostra sicurezza”, dice Giorgia Meloni in conferenza stampa, dopo l’incontro con il segretario Nato. Procede a ritmo serrato lo svolgimento degli obblighi del nuovo governo secondo l’agenda prefissata : dopo le incombenze di politica interna (incontro coi sindacati), arrivano quelle di politica estera ovvero l’incontro della neo premier Giorgia Meloni con il segretario generale dell’Alleanza atlantica Jens Stoltenberg, che si è tenuto ieri a palazzo Chigi.

Lo scopo di Stoltenberg – che aveva già contattato telefonicamente il premier italiano il 27 ottobre, al momento dell’insediamento ufficiale della Meloni – quello di discutere in merito alla tenuta del sostegno italiano nella crisi ucraina : nello specifico la fornitura di sistemi di contraerea che l’Italia dovrebbe fornire per la difesa di Kiev (sistemi Stinger e Aspide).

Questione sostanzialmente ereditata dal governo precedente che ha ritenuto di lasciarla a quello entrante : la neo-premier, per forze di cose, non ha potuto che ribadire il proprio appoggio incondizionato all’alleanza atlantica, ricordando che “l’Alleanza è indispensabile per la sicurezza e la prosperità” e per “difendere i comuni valori della nostra identità occidentale”.

A tal proposito commenta anche Gregorio Baggiani, Consulente MAE per lo spazio postsovietico presso Ministero degli Affari Esteri italiano : "Giorgia Meloni ha esaltato il ruolo della NATO come security provider in Europa, sottolineando anche come l'apporto politico europeo risulti fondamentale per l'Italia. Giorgia Meloni ha altresì sottolineato come l'importanza della NATO sia fondamentale non soltanto dal punto di vista valoriale per gli Stati NATO, ma anche per la sicurezza e quindi anche per la sicurezza economica dell'Europa e le sue prospettive di crescita economica".

All’interrogativo se tali scelte fossero inevitabili, risponde : ”la politica, come la vita, e una questione di scelte alcune obbligate, altre molto piu discrezionali, dettate anche da equilibrio e buonsenso…”. Sembra dunque che il governo italiano non possa, al momento, affrancarsi dal legame col mondo atlantico che la segue sin dal 1949.

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