di Alessandro Bianchi
Quello stanco rituale che più di tutti illustra l’imperialismo decadente, il G7, ha avuto inizio oggi ad Hiroshima.
Non riporteremo dichiarazioni, l’"agenda", la russofobia mista a sinofobia del comunicato finale con cui si incentiveranno nuove armi al regime di Kiev e a Taiwan, facendo sprofondare il mondo sempre più verso l’abisso della guerra termonuclare.
Non lo faremo perché nel frattempo il mondo va in tutta un’altra direzione, come sottolineato alla perfezione dall’analista Pepe Escobar con una sintesi che non merita ulteriori aggiunte.
SUD GLOBALE/ NORD GLOBALE
— lantidiplomatico.it (@Lantidiplomatic) May 19, 2023
A Xian: vertice Cina-Asia centrale, con tutti e 5 gli "stan"
A Kazan: forum Russia-mondo islamico, con i principali uomini d'affari di 85 nazioni.
A Hiroshima: G7.
A Lisbona: Bilderberg in un hotel completamente chiuso.
Pepe Escobar https://t.co/LrZ0s1rVJA
Aggiungeremo due parole in più però sul luogo simbolico scelto.
Con la Nato che spinge il mondo sempre più verso un possibile confronto termonucleare, il G7 giapponese si svolge ad Hiroshima, città simbolo del più grande crimine bellico della storia.
Si prova ribrezzo a vedere le immagini dei sette (più due intrusi d'eccezione) che prestano “omaggio” ai monumenti dell’Olocausto nucleare senza mai nominare i responsabili.
Una delle intruse, Ursula Von Der Leyen, fa peggio di tutti perché sceglie la finta retorica, dimenticando di proposito il "piccolo" particolare.
What happened in Hiroshima continues to haunt humanity.
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) May 19, 2023
Here we remember the terrible cost of war.
And we are reminded of our duty to preserve peace. pic.twitter.com/TK9sGZqJuP
Eh però, cara Ursula, posto così sembra che la città sia stata devastata da un misterioso attacco alieno verificatosi nel 1945.
Eh no, cara Ursula, chi ha ucciso centinaia di migliaia di civili a Hiroshima (e Nagasaki) ha nomi e cognomi precisi. Ometterlo è una ossequia coloniale che infanga ulteriormente la storia.
Eh sì, cara Usrula, è giusto ricordare ed è assolutamente vero che quello che è successo in quella città continua a perseguitare l'umanità. Ma bisogna non solo nominare, dobbiamo gridare il responsabile del crimine dei crimini: un solo paese al mondo nella storia ha scelto la barbarie dell'utilizzo di una bomba atomica contro obiettivi civili: il regime degli Stati Uniti.
L’anziano e impacciato Biden, altro perfetto simbolo dell’occidente decadente, non è il primo presidente Usa a recarsi nella città senza volersi espressamente scusare per il suo paese. Prima di lui, nel 2016, Barack Obama, primo leader statunitense a recarsi nella città, aveva scelto lo stesso.
Biden e Obama non si sono scusati di questo.
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