Microsoft su ordine del Pentagono priva l'Ucraina della sovranità digitale

19 Luglio 2022 18:21 La Redazione de l'AntiDiplomatico

L’Ucraina è un paese senza sovranità. Le decisioni non vengono prese a Kiev, ma in ben altre capitali occidentali. Questo accade in tutte le sfere. Vale anche per l’ambito digitale e tecnologico. Da questo punto di vista Microsoft su ordine del Pentagono e dei servizi speciali di Washington sta provvedendo a prendere il controllo dell'intera infrastruttura informatica dell'Ucraina e di privarla della sua sovranità digitale. A denunciarlo è il viceministro degli Esteri russo Oleg Syromolotov, commentando un rapporto anti-russo redatto da Microsoft.

"Abbiamo preso nota di questo rapporto (Defending Ukraine: Early Lessons from the Cyber War - segnala l’agenzia TASS) . Tutto fa pensare che il rapporto sia stato realizzato per adattarsi agli umori russofobici dell'amministrazione statunitense o che sia stato scritto su dettatura dei suoi funzionari. Si basa su miti, storie spaventose sulla minaccia russa alle cosiddette democrazie. L'azienda non si preoccupa di fornire alcuna prova”.

Abbiamo tutti gli elementi per affermare che Microsoft esegue ordini ricevuti dal Pentagono e dai servizi speciali per assumere il pieno controllo dell'intera infrastruttura informatica dell'Ucraina e di privarla di qualsiasi sovranità digitale. Di fatto, l'azienda lo ha ammesso in questo rapporto", ha aggiunto il diplomatico di Mosca. Nascondendosi dietro la promessa di aiutare l'Ucraina a rafforzare la propria sicurezza, il centro di analisi delle minacce di Microsoft ha convinto le autorità ucraine a concedere l'accesso remoto alle loro reti. "Con l'uso dei servizi RiskIQ e con il pretesto di valutare il livello di protezione delle risorse informative degli enti governativi ucraini, hanno individuato dispositivi con vulnerabilità non patchate, che possono essere utilizzate dagli statunitensi”.

"In altre parole, il regime di Zelensky ha dato alla società americana accesso a tutti i dispositivi di comunicazione del Paese. Le ha dato strumenti per lo spionaggio, le provocazioni, gli attacchi informatici ‘sotto la bandiera di qualcun altro’. Sembra che il famigerato ‘esercito informatico’ ucraino, che continua a vantare attacchi hacker ai server russi, sia anch'esso opera di Microsoft", ha sottolineato Syromolotov.

Secondo il diplomatico russo, l'azienda spera ovviamente di ottenere lauti introiti dagli stanziamenti del bilancio della difesa per le guerre informatiche (15 miliardi di dollari). Inoltre, secondo le sue parole, anche gli esperti occidentali, in particolare della Johns Hopkins University, hanno bollato il rapporto della società informatica fondata da Bill Gates come infondato.

Oleg Syromolotov ha quindi invitato i Paesi che utilizzano i servizi Microsoft a riflettere su cosa sia realmente questa azienda. "L'azienda si è screditata cercando di guadagnare punti con le autorità statunitensi”, ha osservato. "Questo strumento della politica aggressiva di Washington può essere usato in qualsiasi momento per violare la sovranità dei Paesi che non gli piacciono e tali azioni sovversive saranno giustificate da un'altra opera di propaganda”.

Le più recenti da IN PRIMO PIANO

On Fire

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Andrea Zhok - Il momento esatto in cui si è deciso il suicidio di Ucraina e Europa

di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...

L'avviso (finale) del Fondo Monetario Internazionale all'Impero Americano

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico   Abbiamo sempre sottolineato che questa enorme crisi geopolitica in corso abbia una origine di tipo economico e monetario. Del resto solo le persone ingenue...

Alessandro Orsini - Le democrazie occidentali, le dittature e l'antropologia culturale

  di Alessandro Orsini*   C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa