Accordo sul grano, Lavrov: «L’uso del cibo da parte degli Stati Uniti e dei suoi alleati per avventure geopolitiche è inaccettabile e disumano»

22 Luglio 2022 17:52 La Redazione de l'AntiDiplomatico

L’accordo per la creazione di un corridoio per l'esportazione di prodotti agricoli dall'Ucraina attraverso il Mar Nero è stato firmato a Istanbul dai rappresentanti di Turchia, Ucraina, Russia e ONU.

Il Ministro della Difesa russo Sergey Shoigu ha vergato l'accordo a nome della Russia, mentre il suo omologo turco Hulusi Akar ha firmato a nome della Turchia.

Turchia, Ucraina e ONU hanno firmato la loro parte dell'accordo. A nome di Kiev, l'accordo è stato firmato dal Ministro delle Infrastrutture ucraino Alexander Kubrakov. Per conto delle Nazioni Unite, l'accordo sull'esportazione di cereali è stato firmato dal Segretario Generale dell'ONU Antonio Guterres.

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha definito un evento storico la cerimonia di firma dell'accordo che si è svolta nella sua residenza. La cerimonia è stata preceduta da negoziati tra i rappresentanti delle delegazioni che si sono svolti in una struttura militare.

Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov a commento della finalizzazione di questo importante accordo ha sottolineato il ruolo della parte russa: «Comunque sia, alla fine è stato possibile - proprio grazie agli sforzi della delegazione russa - mantenere la natura globale e depoliticizzata dell'accordo ‘pacchetto’, garantendo così il massimo movimento possibile verso i paesi in via di sviluppo, gli importatori alimentari».

Il diplomatico russo ha evidenziato che «l’uso del cibo da parte degli Stati Uniti e dei suoi alleati per avventure geopolitiche è inaccettabile e disumano», mentre «la Russia continuerà a essere fedele ai propri obblighi».

Lavrov ha poi definito «gratificante» il fatto che «Washington e Bruxelles abbiano smesso di ostacolare il raggiungimento degli accordi odierni. La firma del memorandum Russia-ONU sottolinea ancora una volta la natura assolutamente artificiale dei tentativi dell'Occidente di addossare alla Russia la colpa dei problemi con l'approvvigionamento di grano ai mercati mondiali».

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