Ungheria, il ministro degli Esteri definisce l'attacco al Nord Stream come "un atto di terrorismo"

27 Febbraio 2023 17:39 La Redazione de l'AntiDiplomatico

Ancora una volta l’Ungheria si smarca dalle posizione europee ed occidentali. Il ministro degli Esteri di Budapest Peter Szijjarto ha dichiarato in un'intervista a RIA Novosti che l’attacco al gasdotto Nord Stream dovrebbe essere considerato "un atto terroristico".

"Quello che è successo con il gasdotto Nord Stream è davvero scioccante perché è, di fatto, la prima volta che una così importante infrastruttura europea viene attaccata", ha affermato il diplomatico.

Secondo Szijjarto, un simile incidente "dovrebbe essere considerato in linea di principio un atto di terrorismo".

In questo contesto, ha sottolineato che il suo Paese sostiene un'indagine "approfondita, strutturata e dettagliata su quanto accaduto". Il capo della diplomazia ungherese ha sottolineato che, a prescindere da chi avvii l'indagine, Budapest sostiene ogni tipo di procedura che "dia speranza" di scoprire "chi è stato e perché".

Szijjarto ha affermato che le Nazioni Unite dovrebbero fornire un meccanismo per indagare sulle esplosioni degli oleodotti e potrebbero essere il forum per tale indagine. "L'ONU non è stata creata per integrare i Paesi che la pensano allo stesso modo, ma come piattaforma per i Paesi che si parlano anche se si considerano nemici".

L'8 febbraio, il leggendario giornalista Seymour Hersh, vincitore del Premio Pulitzer nel 1970, ha pubblicato un articolo in cui sostiene che i sommozzatori della Marina statunitense abbiano piazzato gli esplosivi sotto i gasdotti Nord Stream nel giugno 2022.

Secondo una fonte informata dei fatti, l'operazione è stata condotta sotto la copertura delle esercitazioni BALTOPS 22 della NATO. Secondo il giornalista, la Norvegia ha assistito i sommozzatori nel collocare le cariche sotto le condutture. Tre mesi dopo, i dispositivi sono stati attivati a distanza per distruggere le strutture.

Fino a questo momento i governi europei hanno mantenuto un silenzio imbarazzante sulla vicenda. Il governo ungherese è stato il primo ad esprimersi sull’atto terroristico realizzato nel cuore dell’Europa.

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