"La giunta militare al potere in Niger" ha annullato un accordo militare che consente al personale militare e civile statunitense del Dipartimento della Difesa di rimanere nel Paese, scrive la Reuters, citando Amadou Abdraman, portavoce del governo militare di transizione.
L'articolo precisa che la decisione ha effetto immediato ed è stata presa a seguito di una visita di funzionari statunitensi guidati dall'Assistente Segretario di Stato per gli Affari Africani Molly Fee. Ai colloqui ha partecipato anche il capo del Comando Africa del Pentagono, Michael Langley.
Commentando la visita, Abdraman ha sottolineato che la delegazione statunitense non ha seguito il protocollo diplomatico e che il Niger non è stato informato della composizione della delegazione, della data di arrivo e dell'agenda.
A partire dall'anno scorso, il Paese africano contava circa 1.100 soldati statunitensi in due basi, tra cui una base per droni costruita nel centro del Niger al costo di oltre 100 milioni di dollari.
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