Assange ha ottenuto il permesso dall'Alta Corte di Londra di portare il suo ricorso contro l'estradizione negli Stati Uniti in un'altra udienza.
BREAKING: Julian Assange has been granted leave to appeal extradition to the US
— WikiLeaks (@wikileaks) March 26, 2024
Having spent almost five years detained at the UK's most secure prison the publisher will continue his long detention separated from his young family for revealing war crimes #FreeAssangeNOW pic.twitter.com/L3L1NZFSAB
La corte ha stabilito che Assange avrebbe potuto portare avanti il suo ricorso in udienza plenaria, a meno che gli Stati Uniti non avessero fornito “garanzie soddisfacenti” sulla questione se potesse fare affidamento sul Primo Emendamento della Costituzione americana e se potesse essere soggetto alla pena di morte
Assange langue in una prigione di Londra dal 2019, accusato da Washington di violazioni legate all’ottenimento e alla pubblicazione di documenti governativi riservati. Nel giugno 2022 il Regno Unito ha approvato la sua estradizione negli Stati Uniti e da allora il fondatore di WikiLeaks tenta di appellarsi alla decisione della corte per evitare la sua deportazione nel paese nordamericano.
Dall’Alta Corte di Londra, la giornalista Stefania Maurizi che da anni segue la vicenda giudiziaria di Assange e la sua battaglia per la libertà di informazione, ha precisato che “l’appello è stato consentito solo in parte.”
appello consentito! Solo in parte#decisionDay
— Stefania Maurizi (@SMaurizi) March 26, 2024
Inoltre, Maurizi precisa, citando la sentenza e definendola ‘chiara come l’acqua torbida’, che "Mr Assange non verrà estradato immediatamente", l'appello potrebbe essere consentito solo su alcuni punti, ma la corte si riserva di deciderlo solo dopo il 20 maggio.
"Mr Assange non verrà estradato immediatamente",
— Stefania Maurizi (@SMaurizi) March 26, 2024
appello potrebbe essere consentito solo su alcuni punti, ma la corte si riserva di deciderlo solo dopo il 20 maggio
Ecco la sentenza: chiara come l'acqua torbidahttps://t.co/8xfl0V198E#DecisionDay
Ieri, il New York Times aveva passato in rassegna le possibili decisioni giudiziarie e come queste influenzerebbero il destino del giornalista australiano.
In questo caso, il fondatore di WikiLeaks potrebbe presentare un ricorso completo davanti al tribunale britannico con nuove argomentazioni, che potrebbero aprire la porta a una nuova decisione sulla sua estradizione, secondo il media statunitense.
Pertanto, il processo giudiziario, che ha catturato l’attenzione internazionale e generato un ampio dibattito sulla libertà di stampa, continuerebbe ad essere in corso, ritardandone la deportazione negli Stati Uniti.
Secondo il giornale, Assange potrebbe essere estradato negli Stati Uniti, cosa che segnerebbe la fine della sua lunga battaglia legale. Tuttavia, la sua squadra di difesa ha promesso di portare il caso alla Corte europea dei diritti dell'uomo che potrebbe sospendere temporaneamente l'estradizione fino a quando il caso non sarà risolto in quella corte.
Il NYT ricorda che il Regno Unito è obbligato a rispettare la sentenza di detta corte in quanto firmatario della Convenzione europea sui diritti dell'uomo.
Una cronologia degli eventi chiave dell’odissea giudiziaria di Assange
Ecco uno sguardo alle date chiave di questa lunga saga legale:
di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...
di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...
di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Abbiamo sempre sottolineato che questa enorme crisi geopolitica in corso abbia una origine di tipo economico e monetario. Del resto solo le persone ingenue...
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