3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"


"Capire la Palestina". Dopo il grandioso successo della prima promozione in collaborazione con Edizioni Q (andata esaurita), proponiamo ai lettori de l'AntiDiplomatico una nuova triade di libri essenziali per comprendere i soprusi, gli obiettivi, i sogni e le speranze del popolo palestinese.

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I LIBRI IN PROMOZIONE



1) LE PAROLE DIVISE (di Amedeo Rossi)




Le parole divise affronta i punti cruciali della questione israelo-palestinese a partire dall’analisi di tre libri i cui autori sono i giornalisti Fiamma Nirenstein, Pierluigi Battista e lo storico Claudio Vercelli, che trattano la questione da un punto di vista filo-israeliano.

Amedeo Rossi esamina 28 parole (da ‘Acqua’ a ‘Terrorismo’), inerenti a punti già proposti dai tre autori, per confutarne la narrazione. Per raggiungere questo obiettivo utilizza sia fonti e dati derivati dalla storiografia più aggiornata, sia fatti della cronaca attuale, il cui rendiconto è documentato in una corposa bibliografia. E questo è tanto più importante in quanto le omissioni e le distorsioni di Nirenstein, Battista e Vercelli contribuiscono a influenzare la visione che del conflitto ha l’opinione pubblica italiana: è la ragione per cui è particolarmente utile operare una revisione critica delle loro affermazioni.

Le parole divise è una contro-narrazione che, smontando quelli che sono diventati ormai luoghi comuni, costruisce una visione della questione israelo-palestinese che tiene conto dei risultati del lavoro di ricerca e di denuncia di quanto è avvenuto a partire dalla fine dell’Ottocento, ricostruito attraverso la voce dei protagonisti delle vicende, di quelle almeno che sono riportate nella documentazione storiografica.



2) PALESTINA UN PAESE NORMALE (di Lucia Rostagno)



Palestina: un paese normale presenta la figura e l’opera di Giovanni Mariti, commerciante e funzionario consolare toscano che, alla metà del ’700, passò sette anni in Levante. La sua produzione letteraria relativa alla Palestina è una testimonianza chiave per la ricostruzione dell’immagine che l’Europa è andata elaborando di quella terra sacra ai fedeli delle tre grandi religioni monoteiste. In un momento cruciale per la costruzione dell’identità europea, quando la definizione del sé occidentale dipende ancora dalla concretezza dell’immagine dell’altro, egli riesce a raccontare la normalità della Palestina. Ai nostri occhi non appare un paese inventato, ma un ambiente reale, abitato da persone che, pur avendo avuto la ventura di vivere in una terra carica di sacralità, sono come noi. Le sue pagine ci restituiscono il quadro di un mondo normale, inimmaginabile se confrontato con la realtà odierna. Eppure è esistito.

Lucia Rostagno insegna Storia dei paesi del Vicino Oriente in età moderna e contemporanea all’Università “Sapienza” di Roma. La sua produzione scientifica riguarda soprattutto i rapporti tra Occidente e Islam in età moderna e la storia della Palestina ricostruita alla luce dei contatti intrattenuti con l’Europa.


3) IL LUNGO CAMMINO DELLA PALESTINA (a cura di Alessandra Mecozzi)



Il libro ha il grande merito di documentare in modo semplice e chiaro, i dati che lungo tutto un secolo stanno al fondo del ‘problema israelo-palestinese’. Organizzato per schede tematiche, e quindi di facile consultazione, il volume si aggiunge solo in parte ai molti che trattano il tema israelo-palestinese. È utile anche perché ha il merito di non fornire informazioni precostituite: per quanto è possibile, su un argomento controverso come pochi, gli autori hanno adottato un punto di vista che non è quello della classe politica palestinese né, come è ovvio, quello delle élite sioniste, ma si attengono all’esposizione di fatti e fenomeni. In appendice, una serie di mappe a colori mette in evidenza l'espansione del colonialismo in Palestina.


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