Fabio Marcelli (Giuristi democratici), in Venezuela come osservatore internazionale: "Il terrorismo, la guerra economica, e la diffamazione mediatica non hanno piegato questo popolo"



Trionfo in Venezuela per i partiti che sostengono il presidente Maduro nelle elezioni comunali che si sono celebrati nella giornata di ieri. L'AntiDiplomatico ha raggiunto telefonicamente il giurista italiano Fabio Marcelli, dirigente di ricerca dell’Istituto di studi giuridici internazionali del CNR e dirigente dell’Associazione dei giuristi democratici. Marcelli è in Venezuela come uno degli osservatori internazionali del processo elettorale comunale svoltosi ieri nel paese dell’America Latina.


Come si è svolto ieri il voto? Ha visto anomalie?

Abbiamo visitato ieri, durante le operazioni di voto, vari seggi a Caracas e dintorni. Tutto si è svolto regolarmente. L'impressione è quella di una forza enorme, tranquilla, pacifica, organizzata e cosciente dei suoi obiettivi. Questa forza si chiama popolo venezolano. I suoi obiettivi sono la pace, la partecipazione democratica, l'uguaglianza e solidarietà sociale e il benessere economico. I suoi strumenti sono il partito PSUV che conquistando 300 sindaci su 335, tra i quali tutti quelli delle città più importanti e riconquistando lo Stato del Zulia, ha dimostrato di essere forza egemone che gode della fiducia e del sostegno della grande maggioranza dei Venezolani. E le istituzioni pubbliche, dalle Forze Armate alla Presidenza, dai Comitati locali al CNE, che si sono messi al servizio del popolo e della sua ansia di pace e democrazia.


Quale messaggio bisogna cogliere dalla terza vittoria dell'anno del chavismo in Venezuela?

Il messaggio è che l'America Latina e il mondo possono contare sul popolo venezolano e che non saranno tollerate intromissioni esterne di alcun genere.
Hanno provato a piegarlo con il terrorismo, la guerra economica, le sanzioni, la diffamazione sistematicamente portata avanti dai media asserviti alla finanza e al grande capitale. Il risultato delle elezioni di ieri dimostra che non ci sono riusciti e non ci riusciranno mai.



Quale il messaggio per l’Europa?

L'esempio del popolo venezolano è oggi di estrema attualità e utilità per tutti i popoli del mondo. Dal popolo honduregno defraudato della sua vittoria e assassinato a quello italiano che annega nella frustrazione e nell'impotenza, sempre meno rappresentato da una classe politica nel suo complesso inadeguata moralmente e culturalmente subalterna al potere economico. Il messaggio quindi è molto chiaro: Potere al popolo! Se non ora quando?

La Redazione

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