Intervista a Rubén Suárez, coordinatore della campagna #TodosconMaduro. "Smontiamo le canagliate mediatiche contro il legittimo governo del Venezuela"

di Geraldina Colotti

Rubén Suárez, uruguayano, è il coordinatore generale del Comando Comunicacional Internacional Hugo Chávez, costituito per sostenere la candidatura del presidente venezuelano Nicolás Maduro alle presidenziali del prossimo 20 maggio, nelle quali rappresenterà il popolo e il socialismo bolivariano.

Come nasce il tuo impegno internazionalista?

Ho iniziato a militare da giovane, contro la dittatura fascista in Uruguay e nella clandestinità. In seguito sono entrato nel Partito Comunista, passando per diversi segretariati, militanza sindacale, studentesca e operaia, militante del Frente Amplio per cui fui Consigliere municipale a Montevideo. Poi avvenne la rottura del Partito e io ho militato nei gruppi di tendenza marxista leninista. Il mio essere internazionalista mi ha portato a vedere la consonanza con il proceso Bolivariano e a difenderlo, fin dal primo momento, e negli ultimi anni con sempre maggior impegno.

Qual è stato l'atteggiamento del governo uruguayano rispetto al Venezuela e che posizione hanno i movimenti sociali?

Il governo uruguayano ha avuto una posizione di vicinanza con il Venezuela, al punto da essere uno di quelli che si è opposto alla sua cacciata dal Mercosur. Per altri versi, ha però votato alcune volte in modo non conforme, anche se in alcun momento è stato né starà d'accordo con l'ingerenza negli affari interni del Venezuela. I movimenti sociali e le forze politiche di sinistra hanno sostenuto costantemente il Venezuela facendolo sapere al governo.

Tu sei il coordinatore della campagna #Todos con Maduro, puoi spiegarne gli obiettivi?

Gli obiettivi sono molto chiari: appoggiare il governo legittimo di Nicolás Maduro, far sapere la verità di quel che succede in Venezuela, smontare le canagliate mediatiche contro la rielezione di Nicolás Maduro per continuare a trasformare il Venezuela nel cammino della pace e dello sviluppo generale della popolazione. Mostrare a livello internazionale l'appoggio dei popoli al governo e alla sua gente per le conquiste realizzate e per quelle che verranno, anche nelle forme del golpe blando o di un intervento del gendarme del mondo, gli Stati uniti.

Qual è l'agenda della campagna e quale sono i suoi strumenti?

Stiamo lavorando in sintonia con la linea e l'orientamento del Comando Oficial de la Revolución: Simón Bolívar e il Partido Socialista Unido del Venezuela attraverso la Vicepresidenza degli Affari Esteri diretta dal professor Adán Chávez e quella di Agitación, Propaganda y Comunicación che dirige la giornalista Tania Díaz, Vicepresidenta dell'Assemblea Nazionale Costituente. Da qui la creazione del Comando di Campaña Internacional Hugo Chávez che appoggia la rielezione di Nicolás Maduro Moros e il Plan de la patria. In questo senso, dobbiamo agire di concerto in tutte le reti sociali, piattaforme digitali, passaparola, in qualunque modo, organizzare dibattiti, iniziative, eccetera. Con questo obiettivo si sta lavorando a questa organizzazione in diversi paesi.


Contro il Venezuela ci sono attacchi e sabotaggi per impedire queste elezioni, e c'è anche il rischio di violenze a seguire. Quanto è importante la solidarietà internazionale?

Il rischio di violenza sarà ridotto dalla coscienza del popolo organizzato. Agli osservatori internazionali tocca agire di conseguenza, prevenendo e trovando soluzioni, il popolo libero e sovrano deciderà per Nicolás Maduro. Ma anche dopo la rielezione dobbiamo stare attenti e mantenere alta la vigilanza solidale. Sappiamo come agiscono l'imperialismo e i suoi burattini come “Almugre”: cercheranno di svilire una rielezione storica, di conseguenza sarà ancora più importante la creazione di un Comando Comunicacional internacional di difesa del Venezuela, visto che la grande stampa asservita all'imperialismo a livello locale e internazionale attaccherà con ogni mezzo il Venezuela, ben finanziata dall'impero e sostenuta dal portavoce degli Usa, Luis Almagro nella screditata Osa. Rivolgiamo un appello a tutti i comunicatori e al popolo in generale affinché difendano la Revolución Bolivariana e ne siano parte attiva, appoggiando e diffondendo quel che stiamo facendo con il Comando Comunicacional Internacional Hugo Chávez e il Consejo Internacional de la Comunicación Popular. Ci potete scrivere a conaicop.uy@gmail.com o visitare la nostra pagina facebook https://www.facebook.com/Comando-Comunicacional-internacional-Hugo-Chavez-191214148186686/

Le più recenti da L'Intervista

On Fire

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Andrea Zhok - Il momento esatto in cui si è deciso il suicidio di Ucraina e Europa

di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...

L'avviso (finale) del Fondo Monetario Internazionale all'Impero Americano

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico   Abbiamo sempre sottolineato che questa enorme crisi geopolitica in corso abbia una origine di tipo economico e monetario. Del resto solo le persone ingenue...

Alessandro Orsini - Le democrazie occidentali, le dittature e l'antropologia culturale

  di Alessandro Orsini*   C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa