La popolazione ispanica in California supererà quella bianca nel 2014

La popolazione ispanica uguaglierà quella caucasica in California quest'anno prima di diventare il maggior gruppo demografico nel 2014, per la prima volta dall'indipendenza nel 1850. Il rapporto del Dipartimento delle Finanze californiano – che monitora costantemente il trend demografico dello stto – pubblicato oggi si unisce così al dibattito in corso per la riforma dell'immigrazione.
Con 38 milioni di cittadini, la California è lo stato americano maggiormente popolato e diverrà così il terzo, dopo New Mexico e Hawaii, dove i bianchi non saranno più la maggioranza. La popolazione ispanica - che a livello nazionale è cresciuta ad un livello del 16,7% del totale nel 2011 rispetto al 12,5% nel 2000 – rappresenta il 38% della popolazione californiana nel 2012 rispetto al 40% di bianchi. Secondo il rapporto del Dipartimento delle Finanze della California, le ultime proiezioni sulla popolazione ispanica indicano che il sorpasso ci potrebbe essere già a metà 2013 e “all'inizio del 2014, la popolazione ispanica diventerà la prima etnia in California per la prima volta dall'indipendenza". Dal 2020, poi, gli ispanici costituiranno il 40,8% della popolazione dello stato, i bianchi il 36.6%, gli asiatici il 13.4% e gli afro-americani il 5.6%.
La notizia sul trned demografico in atto in California si inserisce nel dibattito nazionale sull'immigrazione, dopo che il presidente americano Barack Obama ha espresso le sue opinioni martedì in un importante discorso a Las Vegas, dove ha chiesto al Congresso di dare un sentiero alla cittadinanza agli immigranti illegali . La settimana scorsa un gruppo di senatori, tra cui il repubblicano di origini cubane e probabile candidato alle elezioni presidenziali del 2016, Marco Rubio, hanno svelato la prima bozza condivisa su cui lavorare. Nel testo si legge come agli immigranti illegali debba essere permesso di registrarsi tramite le agenzie governative, pagando una multa e portando prove credibili che dimostrino di avere un'occupazione lavorativa. L'acquisizione dello status di legalità permanente è tuttavia vincolata alla previa attuazione di nuove misure di rafforzamento delle misure di sicurezza alle frontiere per impedire il continuo flusso di immigrati clandestini.

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