Il massacro dei palestinesi. Intervista a Hadeel Alaa Al Gherbawi (con foto esclusive da Gaza)

Dalla martoriata ma sempre degna e Resistente Striscia di Gaza di fronte all'aggressione israeliana, la testimonianza diretta della giornalista free-lance Hadeel Alaa Al Gherbawi*, raccolta in esclusiva per l'AntiDiplomatico, da Cristina Mirra.

Le foto sono state concesse da Hadeel Alaa Al Gherbawi in totale esclusiva per la nostra testata.

Puoi parlarci della situazione a Gaza in questo momento?

La situazione ora all'interno della Striscia di Gaza è molto difficile e l'occupazione israeliana ha provocato uno scenario sanguinoso uccidendo la popolazione civile e bambini innocenti.

Quali obiettivi civili sono stati distrutti dal bombardamenti israeliani?

Tutto è preso di mira all'interno della Striscia di Gaza e tutti sono a rischio in qualsiasi momento. Io stessa mi ritrovo in qualsiasi momento a dare notizie urgenti. La popolazione civile, i bambini innocenti, i ristoranti, le torri dei media e le fabbriche, sono tutti colpiti e distrutti.

I media occidentali per giustificare gli attacchi di Israele raccontano che Hamas lancia razzi da edifici pubblici. Cosa ci puoi dire a riguardo?

Certo che no, questo è solo un atteggiamento fuorviante dei media internazionali per mettere Hamas contro il popolo palestinese. Hamas sta combattendo con armi non paragonabili a quelle potenti che sono vietate a livello internazionale. Hamas agisce da terre deserte, lontano dalla popolazione civile.

Cosa ne pensate della solidarietà dei media e dei politici che hanno mostrato al governo israeliano?

Tutti sostengono Israele mediaticamente e politicamente, anche gli arabi sono a favore di Israele. Tutti fanno prevalere l'interesse personale senza guardare ai crimini che commette contro di noi.

Ti aspettavi che la società civile con migliaia di persone in tutto il mondo scendesse in piazza e affollasse le piazze per chiedere la fine dei bombardamenti a Gaza e dell'occupazione?

Sì, ci sono molte persone in tutto il mondo che ci sostengono, ci appoggiano, manifestano con slogan e frasi per il popolo palestinese. Il popolo egiziano ci sostiene e apre i valichi per ricevere i palestinesi feriti e il popolo turco ci sostiene, i sauditi e molti altri popoli sono stati al nostro fianco alla luce della crisi israeliana.

Un'ultima domanda: La Striscia di Gaza è una prigione a cielo aperto, assediata da Israele. Cosa significa vivere sotto assedio?

La vita sotto assedio è molto difficile e indescrivibile, non c'è affatto libertà e non c'è lavoro, cerchiamo sempre di trovare un'occupazione nel prossimo futuro, ma soffriamo il blocco israeliano. Bombardano, distruggono, moriamo e uccidono bambini innocenti, con assedio e distruzioni. Non posso descrivere la sensazione dello stato di assedio. Limitando la libertà, è davvero molto difficile.

*Giornalista freelance della Striscia di Gaza. È laureata in Letteratura e Lingua inglese

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