"Bombe russe contro il memoriale della Shoah". L'ennesima fake news resa virale dai "fact checkers"

03 Marzo 2022 10:00 Francesco Santoianni

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Russi contro Ebrei. È il tormentone di ieri con “notizie” quali Kiev, pioggia di missili: memoriale della Shoah (il Giornale) o Le bombe russe hanno colpito il memoriale della Shoah di Kiev, dove sono seppelliti 34mila ebrei (Fanpage) o VIDEO- Ucraina, i cittadini di Kiev visitano il memoriale dell'Olocausto dopo l'attacco russo (Ansa), o Ucraina, il memoriale del massacro degli ebrei di Babyn Yar devastato dalle bombe russe – Il video (Open)

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Una impostura! E se si avesse la pazienza, invece di dare una rapida scorsa ai titoli e poi scendere in piazza a manifestare contro Putin, di leggersi il testo degli articoli sopra citati e guardare le “prove” lì riportate, ci si accorgerebbe di essere stati abbindolati.

Il video diffuso dall’Ansa mostra, infatti, una sola persona, che depone, incomprensibilmente, il pupazzo di un in orsacchiotto sulla stele centrale del complesso monumentale Babyn Yar che risulta, per fortuna, ASSOLUTAMENTE INTATTO. L’articolo de Il Giornale mostra solo una foto dell’attacco alla torre della TV ucraina e, verosimilmente, per “giustificare” il titolo parla di “soldati ceceni arruolati da Mosca, che si sono fatti riprendere mentre pregano rivolti alla Mecca o scandiscono Allah u akbar (come se questo fosse una garanzia del loro essere efferati terroristi). Stesso imbroglio per l’articolo di FanPage che dopo aver riportato una dichiarazione attribuita a Zelensky ““Che senso ha dire ‘mai più’ per 80 anni – si chiede Zelensky- se il mondo rimane in silenzio quando una bomba cade sullo stesso sito di Babyn Yar?”. si sente in dovere di aggiungere che “Il monumento si trova su una fossa comune che contiene i resti di circa 34mila ebrei massacrati nel 1941 durante l'occupazione nazista.” Visto che c’era, forse avrebbe potuto specificare che il massacro di ebrei a Babyn Yar non è stato compiuto “dai russi” bensì (come spiega anche Wikipedia) dai nazisti coadiuvati da collaborazionisti ucraini.

Ma il fondo del barile lo scava, ancora una volta, il sito Open di Enrico Mentana (delegato da Facebook a segnalare utenti inaffidabili da censurare). Il suo video (dopo l’immancabile, lucrosa, pubblicità) mostra semplicemente una squadra di pompieri intenti a spegnere un incendio in un edificio adiacente alla Torre della TV. E per di più l’articolo si sente in dovere di riportare che: “Difficile che il memoriale fosse un obiettivo, più probabile che sia finito nel mirino per la sua vicinanza al centro delle trasmissioni televisive.”. Si, ma allora perché il titolo “Ucraina, il memoriale del massacro degli ebrei di Babyn Yar devastato dalle bombe russe.”?

Forse, inutile porsi questa domanda. Tanto la gente è già in strada a chiedere la testa di Putin e la pubblicità che apriva i video fake è stata già metabolizzata.

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