VERGOGNOSO PROVVEDIMENTO POLIZIESCO DECISO DALLA MAGISTRATURA TORINESE CONTRO NICOLETTA DOSIO. ORA E SEMPRE NOTAV


di Giorgio Cremaschi

Il giudice di Torino ha emesso contro Nicoletta Dosio, da sempre una delle anime del movimento e del popolo NoTav, un pesante provvedimento di restrizione della libertà personale. A

Nicoletta è stato notificato l'obbligo di soggiorno a Bussoleno con il divieto di lasciare il territorio del comune e dalle 18 alle 8 del mattino il domicilio coatto nella propria abitazione. Un provvedimento gravissimo, una rappresaglia per la coraggiosa decisione di Nicoletta di non accettare l'obbligo di firma quotidiana, cui era stata precedentemente sottoposta da un altro scandaloso atto repressivo. Il soggiorno obbligato è un provvedimento che viene dal fascismo e che spesso è stato utilizzato nel passato contro la criminalità mafiosa. Che oggi sia rivolto contro una limpida figura di miltante per la democrazia, quale è Nicoletta, la dice lunga sulla portata autoritaria e liberticida che ha assunto la repressione contro il movimento NoTav.

Nicoletta, scrive il giudice, è una "personalita negativa" e la sua vita libera e piena di insegnamenti e solidarietà per tanti va posta sotto sequestro.

Ma negativo, per tutto cio che c'è di civile e democratico, è solo l'orientamento poliziesco con cui il governo e la magistratura torinese difendono un'opera inutile e devastante e con essa l'occupazione militare di una valle e della sua comunità, che non vuole sottostare allo scempio del territorio e dei soldi pubblici.

Sono dei burocrati repressori, ma sono anche dei furbastri vili, perché per colpire Nicoletta hanno aspettato che si concludesse il Festival dell'Alta Felicità di Venaus , dove con migliaia di giovani molti esponenti della cultura e dello spettacolo avevano espresso il loro sostegno alla lotta del popolo della Valle Susa. Spenti i riflettori, i burocrati repressori hanno dato il via al nuovo giro di vite e alla nuova vendetta contro la libertà di chi lotta .

So che Nicoletta non ne ha bisogno, sia per la sua forza e dirittura morale, superiore in misura imparagonabile a quella di chi la giudica persona negativa. Sia per la stima e l'affetto che la circondano nel popolo NoTav e ovunque si lotti per i diritti e la democrazia. Ma voglio comunque esprimere alla compagna della cui amicizia mi onoro tutta la mia solidarieta e condivisione.

Forza Nicoletta sono, siamo, con te. Ora e sempre No Tav

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