LACRIME DI COCCODRILLO NELLA UE


di Giorgio Cremaschi


Il presidente della commissione UE Juncker ha dichiarato che l’austerità ha fatto troppi danni, soprattutto in Grecia. Il presidente della BCE Draghi ha a sua volta aggiunto che non tutti i paesi hanno usufruito allo stesso modo dei vantaggi dell’euro. Ma guarda un po’, alla vigilia delle elezioni europee i vertici UE fanno finte autocritiche per poter continuare tutto come prima. Magari in accordo con la destra reazionaria, che è razzista con poveri e migranti e disciplinatamente liberista.

La verità è che l’austerità UE é scritta nei trattati, con il divieto di deficit pubblico e di intervento di stato nelle imprese, con il via libera alle delocalizzazioni, con la depressione dei salari in nome della lotta all’inflazione e la concorrenza al ribasso sul fisco.

I trattati UE e l’austerità sono la stessa cosa, non si può eliminare l’austerità senza rompere i Trattati, cosa che si guardano bene dal dire i finti riformatori della UE. Ai quali sono rivolte le lacrime di coccodrillo di Juncker e Draghi. O rottura o austerità, il resto sono chiacchiere e trasformismo.

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