Nessun accordo sulla Grecia all'Eurogruppo. "E' chiaro che invece di andare avanti, l'Europa torna indietro"


Con un tweet alle 23 e 10 il quotidiano greco Kathimerini annuncia per primo, citando fonti del governo di Atene, che l'Eurogruppo di ieri si è concluso senza un accordo perchè il ministro delle finanze Varoufakis presente all'incontro si è rifiutato di accettare un'estensione del Memorandum d'Intesa.
Non si è quindi arrivati ad un comunicato condiviso. Ma il presidente Dijsselbloem ha rilasciato questa nota:
Good evening.
Today, as you well know, we had an extra Eurogroup to start our talks with the new Greek colleague, to already cover some ground in advance of the regular Eurogroup, which is on Monday.
It was the first opportunity to meet and to listen to the new Greek colleague on their plans, ambitions of their government. And that was very welcome and useful. We had an intense discussion and constructive, covering a lot of ground, also making progress, but not enough progress at this point to come to joint conclusions. So, we will continue our talks on Monday.
On Monday, we have a regular Eurogroup, with a number of items on the agenda, but we will also continue our talks on Greece and our current and future cooperation with Greece. That is where we stand. So, there are no real conclusions, which I can share with you. You will have to bear with us a little longer. We will continue our talks on Monday. And that is as far I can go, at this point. I am open to all your questions, but I am already going to say to you to be patient and I will probably repeat that five times to your questions. But I will try anyway.
Quindi tutto rinviato a lunedì prossimo per ridiscutere della situazione della Grecia in vista della scadenza naturale del programma di aiuti previsto per il 28 febbraio.
Il governo greco ne ha avuto abbastanza dei ritardi e ha rilasciato un proprio comunicato, come riporta da Atene Helena Smith. Ed i toni sono questi: “A questo Eurogruppo non c'è stato alcun accordo. Un'estensione del Memorandum non può essere accettato. Le negoziazioni continueranno con lo scopo di arrivare ad un accordo benefico per tutti”. Nella nota si agiunge anche che la parte greca ha messo sul tavolo argomenti ben fondati per dimostrare senza possibilità di smentita che il programma di “salvataggio” sia fallito nel risolvere i problemi di debito pubblico e ha determinato una crisi umanitaria immensa.

Il ministro delle finanze greco Varoufakis ha anche risposto in modo diretto e senza troppi giri di parole ai media mainstream che parlavano di un accordo trapelato e di una cessione da parte del governo di Atene:


All'una di notte, da fonti non meglio precisate, si sono susseguite sempre più notizie di un “accordo in principio raggiunto” dai dettagli non meglio precisati. Le azioni futures e l'euro si stanno apprezzando sul dollaro, ma, scrive Zero Hedge, è chiaro come sia una dichiarazione vuota senza ulteriori dettagli volutamente ideata per prendere tempo nel tentativo di arrivare ad un compromesso per tranquilizzare i mercati verso le azioni delle banche greche e impedire che superino in settimana i limiti della linea emergenziale di accesso al credito (ELA).
Altre non meglio precisate fonti hanno poi sostenuto che “l'accordo” su un accordo di principio si traduce nel fatto che se la Grecia si piegherà alle richieste del programma della Germania, allora l'UE consentirà lei di rimanere nell'euro e continuerà a finanziarla. Il fantastico Truman Show chiamato zona euro prosegue. E' chiaro come ha sottolineato molto bene il blog americano che il susseguirsi di quelle voci dall'una di notte serva solo a impedire una corsa agli sportelli in Grecia fino a lunedì.
Per avere l'idea del clima che ha trovato Varoufakis ieri sera e di quello che aspetterà oggi a Tsipras nel vertice da 27 contro uno dei Capi di Stato dell'Ue, ecco come sono stati selezionati i posti alla tavola rotonda:

La migliore conclusione del Vertice alla fine è quella che offre il Guardian, che scrive come si sia trattata della conferenza stampa più breve e deludente dall'inizio della crisi finanziaria. “E' chiaro che invece di andare avanti l'Europa sta tornando indietro, con i funzionari che dovrebbero lavorare per una risoluzione definitiva per lunedì che sono nello stallo totale”.
Le dispute interne vanno dritto al cuore di questa crisi - con Dijsselbloem costretto ad affermare che è necessario un accordo politico. Il problema viene rimandato al vertice UE di domani. Nel frattempo, il presidente dell'Eurogruppo sembra aver scelto la sua strategia:

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