Sergio Romano: "Sulla Nato bisogna fare un passo indietro"... (si quel Sergio Romano)

In un'intervista rilasciata a Linkiesta Sergio Romano, l'ex diplomatico e il noto editorialista de il Corriere dichiara che sulla Nato “bisogna fare un passo indietro”.
"Occorre fare un passio indietro. Una volta caduto il muro di Berlino, gli americani, per un certo periodo, non seppero che cosa fare della Nato. Per qualche anno hanno temporeggiato e si sono tenuti il dossier sul tavolo. A un certo punto, tuttavia, alcuni consiglieri del presidente Clinton gli hanno prospettato una soluzione: conservare la Nato e allargarla ai paesi ex satelliti dell'Unione Sovietica che avessero fatto domanda di adesione; quelli del Patto di Varsavia, per intenderci. Fu una scelta che la Russia considerò subito con molto sospetto".
E sull'allargamento ad est della Nato in chiara violazione di quanto assicurato al Cremlino dopo l'unificazione della Germania, Romano accusa anche le lobby militari.
“Se un Paese entra nella Nato deve adeguarsi agli standard dell’Alleanza. Chi gli fornirà armi e infrastrutture?
L'industria militare americana ha un primato industriale, ma anche un forte potere politico. Il primo che se ne accorse fu Eisenhower, che nel suo discorso d'addio del 16 gennaio 1961, alla fine del secondo mandato presidenziale, denunciò l'esistenza di un complesso militare-industriale che cercava di orientare le politiche americane"
E poi Romano sostiene le ragioni di Putin, che ha recentemente dichiarato che la Nato è il nemico per la Russia -
“Credo che Putin abbia qualche motivo per pensarlo. Certo si può avere ragione anche con qualche con qualche gesto eccessivo, come nella vicenda ucraina” - e a Schäuble, che parla di esercito europeo in contrapposizione alla Nato - “Schäuble ama fare il guastafeste, quello che dice le verità scomode. Non so se in quell'intervista stesse parlando a nome del governo, o se parlasse indirettamente alla Merkel. Probabilmente l'ha detto per ricordare quale è il vero problema dell'Europa: che se l'Unione Europea non ha un esercito, non ha una politica estera. E se non ha una politica estera, involontariamente, implicitamente, fa quella degli Stati Uniti”.
Una politica estera che dovrebbe essere per Sergio Romano quella della “neutralità”.
La sola scelta di sicurezza per l'Europa dovrebbe quella della neutralità.
........

Sergio Romano, non esattamente un ex brigatista, si è appena espresso per la dissoluzione della Nato e la neutralità dell'Europa, dopo aver dichiarato che tutta la politica estera occidentale è controllato dalle lobby delle armi statunitensi. Meglio tardi che mai, si direbbe. Ma ora

Le più recenti da notizia del giorno

On Fire

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Andrea Zhok - Il momento esatto in cui si è deciso il suicidio di Ucraina e Europa

di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...

L'avviso (finale) del Fondo Monetario Internazionale all'Impero Americano

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico   Abbiamo sempre sottolineato che questa enorme crisi geopolitica in corso abbia una origine di tipo economico e monetario. Del resto solo le persone ingenue...

Alessandro Orsini - Le democrazie occidentali, le dittature e l'antropologia culturale

  di Alessandro Orsini*   C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa