Attacca pure Morales: il Fatto Quotidiano, il peggior giornale oggi in Italia


di Alessandro Bianchi

Il Fatto Quotidiano, il peggior giornale oggi in Italia. Un'affermazione troppo forte? Pensando alla capacità di mistificazione raggiunta da Repubblica, Corriere della Sera, sembrerebbe. Ma rispetto al quotidiano diretto da Marco Travaglio, i giornali proprietà del gruppo De Benedetti e RCS (Fiat, Mediobanca, Finsoe, Pirelli tra gli altri) hanno il vantaggio della linea editoriale, che è chiara e non nasconde di servire gli interessi interni ed internazionali del regime neo-liberale.
E il Fatto Quotidiano? Ha cercato di vivere nell'ambiguità per un po' ma ha ormai gettato la maschera. Oggi il quotidiano titola: "Bolivia, scandalo Morales: “Ebbe figlio da una 18enne, oggi dirigente di azienda che prende appalti pubblici milionari”.
Senza nessuna prova e lucrando su vicende squisitamente personali di oltre 11 anni fa, il Fatto Quotidiano si fa il portavoce italiano delle destre boliviane, finanziate dagli Stati Uniti, in vista del prossimo referendum. Quelle destre che vorrebbero far tornare il paese una colonia del regime neo-liberale.

La Bolivia di Evo Morales ha raggiunto questi obiettivi, tra gli altri: dal 2005 al 2015, la povertà assoluta è stata ridotta dal 38,2% al 17,8% (e continua a scendere); la disuguaglianza sociale è stata abbattuta del 300% (è prevista un'altra riduzione del 25% entro il 2020); la disoccupazione è passata dall'8% al 3,2%; il Pil si è quadruplicato; il salario minimo quadruplicato, la spesa pubblica per le questioni sociali dieci volte superiori. Mai una riga su il Fatto Quotidiano di tutto questo. Delle conquiste sociali, mai una riga. Quando si tratta di lucrare di vicende personali per gettare fango e fare un favore alle destre neo-liberali subito in prima fila.
Ma qual è, quindi, la linea politica de il Fatto Quotidiano? In politica interna, il quotidiano diretto da Marco Travaglio ripete all'ossessione il mantra che siamo un popolo di corrotti (e quindi dobbiamo continuare a essere governati dall'esterno); il giornale si è voluto trasformare nel primo grado di giudizio del nostro paese con i resoconti dei Pm come sentenze di condanna e le intercettazioni telefoniche offerte al pubblico divertimento. Per il resto tanta inutilità che non chiarisce mai quali siano le posizioni di politica economica, industriale, energetica che si vogliano portare avanti.
Ma è in politica estera, come dimostra l'articolo sul presidente della Bolivia Morales, che il quotidiano fornisce sempre il peggio di sé. Esce una menzogna del famigerato Osservatorio siriano dei diritti umani sulla Siria, il Fatto Quotidiano anticipa tutti nella pubblicazione. Esce una menzogna del New York Times, il totem delle falsificazioni mondiali, e il Quotidiano di Travaglio gareggia con il resto del circo mediatico su chi riesce a venerarlo prima. Guerra economica globale contro il Venezuela e il Fatto Quotidiano sempre in prima linea, ma per attaccare il “regime” di Maduro, che ha la colpa di continuare la via sovrana e indipendente iniziata da Chavez. Guerra mediatica contro la Russia ogni giorno e il Fatto Quotidiano sempre tra i primi del circo mediatico ad amplificare la "minaccia" della Russia.
Il Fatto Quotidiano è, in poche parole, l'estrema rappresentazione del politicamente corretto, che utilizza il mantra dei "diritti umani" per farsi da portavoce della campagna (dis)informativa di regime, che ha ormai raggiunto vette vergognose. E, in questo modo, il Fatto è il porta-bandiere ormai in Italia delle famigerate "organizzazioni a tutela dei diritti umani". Organizzazioni spesso con sede negli Stati Uniti, che non si accorgono che la polizia del regime di Washington uccide una persona ogni 6,5 ore; tralasciano come dato importante che 46 milioni di nord-americani si rivolgono alla banca alimentare ogni anno; non considerano rilevante mai, infine, che nel paese è detenuta il 25% della popolazione carceraria del mondo. Non se ne accorgono le organizzazioni dei "diritti umani", figuriamoci il Fatto Quotidiano.
Non si accorgono di nulla all'interno, dicevamo, e, figuriamoci del “terrorismo” per usare un'espressione di Noam Chomsky, all'esterno, della campagna droni in Pakistan e Yemen, o dello sterminio di civili in Iraq, per fare solo due delle decine di esempi che potremmo fare sul regime più sanguinario dell'epoca recente. Per un misterioso incantesimo, tuttavia, e perché i finanziatori di questi guardiani della democrazia e dei diritti umani coincidono spesso con quelli delle corporazioni della stampa, i loro rapporti liberi, indipendenti, trasparenti e tutti gli aggettivi che finiscono in -enti che si auto-attribuiscono, forniscono a Wasghington sempre il pretesto per invadere il paese successivo. La linea de il Fatto Quotidiano persegue proprio questi obiettivi.
Lasciando spazio ad alcuni blogger interessanti, ma solo per la versione on-line, il Fatto, che purtroppo condiziona anche le scelte politiche di alcuni, crede di aprire il "dibattito". In realtà fa solo qualche clic per la pubblicità. E' la linea editoriale che conta. Del resto, il suo direttore, Marco Travaglio, negli anni non ha mai scritto una singola parola su interessi e tangenti delle lobby militari negli Usa; mai una parola sugli interessi e la corruzione delle lobby dell'Unione Europea o della Bce; mai una lettera su TTIP, NATO, FMI, sistema euro. Di tutto ciò che realmente conta per il futuro del mondo, mai un articolo. O vogliamo davvero credere che i destini del mondo dipendano da Mediaset?
E' possibile accettare che il direttore di un giornale non si esprima su queste tematiche? Nel silenzio-assenso, la linea editoriale è divenuta ora chiara: attaccare chi cerca una via indipendente e sovrana dal regime neo-liberale come la Bolivia. Tra un nemico dichiarato (Repubblica e Corriere) e un finto imparziale, sempre meglio il primo. Per questo oggi, il Fatto Quotidiano, è indiscutibilmente il peggior giornale oggi in circolazione.

Questo il link del Fatto:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/02/18/bolivia-scandalo-morales-ebbe-figlio-da-una-18enne-oggi-dirigente-di-azienda-che-prende-appalti-pubblici-milionari/2473153/

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