Parlando dei conflitti futuri, Avigdor Lieberman, ministro della Difesa israeliano, ha dichiarato che il suo esercito combatterà fino alla fine e non si fermerà fino a quando il suo avversario non avrà issato "la bandiera bianca". Lo riporta Haaretz.
"Non importa dove sarà il prossimo conflitto", prosegue Lieberman, leader del partito di estrema destra Yisrael Beiteinu ed ex alleato del presidente israeliano Benjamin Netanyahu. "Utilizzeremo tutto l'esercito, a piena potenza fino alla fine, fino a quando l'avversario non ha issato la bandiera bianca. Non ci fermeremo a metà strada", avverte.
"Se è necessario un quarto della Striscia, poi trattare un quarto della Striscia. Se è più, poi più", ha aggiunto.
Il ministro della Difesa, noto per il suo sostegno di insediamenti, ha criticato la comunità internazionale, inclusi gli Stati Uniti, la Russia e in particolare l'Unione europea, per i loro tentativi di svolgere un ruolo di intermediario nella disputa israelo-palestinese. "Il coinvolgimento eccessivo di potenze mondiali, in particolare dell'Europa, disturba solo. Non contribuiscono a nulla, aumentano solo il problema", ha detto Lieberman, sottolineando che l'Europa non è nelle condizioni di poter dare lezioni a nessuno.
Lieberman ha ammesso che un accordo israelo-palestinese non può essere raggiunto solo con gli sforzi bilaterali, ma ci vuole "un accordo regionale", riferendosi agli "stati sunniti pragmatici".
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