"L'austerità sta erodendo i diritti umani". Consiglio d'Europa


Le misure d'austerità imposte dai creditori internazionali sugli stati membri stanno erodendo i diritti economici e sociali delle persone. Lo ha dichiarato Nils Muiznieks, il commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, così come riporta oggi Euobserver.

“Alcune risposte alla crisi hanno creato danni collaterali verso i diritti umani”, ha dichiarato Muiznieks, che ha presentato un rapporto sulla salvaguardia dei diritti umani in tempi di crisi economica. L'austerità e gli aumenti delle tasse volti a tagliare i deficit pubblici non hanno raggiunto i loro obiettivi, ma hanno, al contrario, inficiato sul diritto di poter condurre una vita degna ed adeguata per migliaia di persone in Europa.
Anche i diritti politici e civili si sono erosi con i governi che non hanno preso in considerazione l'opinione delle popolazioni, manifestata con grandi proteste di massa, sull'austerità. Emblematico in tal senso il caso della Spagna che nel fine settimana ha proposto l'introduzione di un nuovo progetto di legge sull'ordine pubblico che vuole limitare la disobbedienza civile. Se ratificato, gli spagnoli potranno essere multati fino a 30 mila euro per un insulto ad un ufficiale governativo, o per bruciare una bandiera o, semplicemente, per una protesta fuori dal Parlamento senza permesso. Anche coprire il volto o indossare delle maschere in una dimostrazione sarà considerata un'offesa ed i giudici potrebbero arrivare a sanzioni fino a 600,000 euro per azioni nelle centrali nucleari, negli aeroporti o per durante le elezioni. “Questo progetto di legge è di grande preoccupazione”, ha dichiarato Muiznieks. Fa sorridere come in questo caso, la Commissione non ha voluto commentare il progetto di legge del governo di Madrid, rispondendo come non possa interferire su questioni nazionali. Il Consiglio d'Europa aveva già nel rapporto d'ottobre accusato l'uso non proporzionale delle forze dell'ordine contro i protestanti anti austerità in Spagna.
Secondo il Commissario del Consiglio d'Europa i diritti umani devono essere rispettati nelle decisioni economiche sia a livello nazionale che internazionale. Il rapporto mostra come i deficit nazionali non siano dovuti a spese pubbliche insostenibili dei governi, ma derivino dal salvataggio finanziario delle banche, per un costo stimato in 4,5 trilioni di euro tra il 2008 ed il 2011. La recessione ed il livello di disoccupazione di massa significa che le entrate sono inevitabilmente diminuite. I più colpiti sono i bambini, i giovani, i disabili ed i più anziani con pensioni basse. “I diritti umani non sono negoziabili in tempi di crisi ma sono essenziali se vogliamo avere una ripresa inclusiva e sostenibile”, ha concluso Muiznieks.

Le più recenti da notizia del giorno

On Fire

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Andrea Zhok - Il momento esatto in cui si è deciso il suicidio di Ucraina e Europa

di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...

L'avviso (finale) del Fondo Monetario Internazionale all'Impero Americano

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico   Abbiamo sempre sottolineato che questa enorme crisi geopolitica in corso abbia una origine di tipo economico e monetario. Del resto solo le persone ingenue...

Alessandro Orsini - Le democrazie occidentali, le dittature e l'antropologia culturale

  di Alessandro Orsini*   C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa