"I neonazisti al governo in Ucraina minacciano la pace in Europa". Natalia Vitrenko

di Leonardo Magrini
Movisol

Un grido d’allarme è stato portato ieri nelle sale della Regione Lombardia da una delegazione ucraina guidata dal leader del Partito Socialista Progressista Ucraino Natalia Vitrenko.
La Vitrenko ha fatto conoscere una realtà politica molto diversa da quella che è stata finora presentata dai media occidentali.
I gruppi neonazisti appoggiati incoscientemente da Stati Uniti ed Inghilterra, con la complicità dell’Unione Europea, sono entrati al Governo con un programma inquietante per il futuro della pace, non solo dell’Europa, ma anche del mondo. Non tenendo conto delle diversità sociali, economiche e politiche del Paese, che vede due realtà completamente distinte: i russofili, che tra l’altro sono in maggioranza secondo le stime dell’Istituto Sociologico dell'Accademia delle Scienze dell'Ucraina, e coloro che si dichiarano favorevoli all’integrazione europea, illusi da promesse di benessere economico che obiettivamente nell’attuale situazione mai potranno avere, hanno già dichiarato di respingere qualsiasi istanza di indipendenza, nonché di semplice autonomia, proveniente dalle regioni russofile e russofone.
Svoboda ed i suoi alleati vogliono una “Grande Ucraina” unita, a costo di entrare in conflitto con la Russia che le protegge. E’ evidente che la situazione è delicata perché se gli americani ed i loro alleati decideranno di appoggiarli, per evidenti interessi militari e politici (il controllo della più grande frontiera con la Russia), la situazione potrebbe precipitare. E’ noto che la Crimea è una regione fondamentale per gli interessi strategici russi, e che mai e poi mai potrà accettare l’integrazione della regione in una Ucraina assorbita dall’Unione Europea e quindi sotto il controllo della NATO e degli Stati Uniti.

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