All’indomani della protesta legata al cambiamento climatico partecipata da più di 300 mila persone, migliaia di attivisti “disobbedienti” hanno rischiato l'arresto per aver bloccato una parte del quartiere finanziario di New York City reclamando un'azione contro il riscaldamento globale.
Uniti sotto la bandiera di "Flood Wall Street", lunedì pomeriggio circa 2.000 manifestanti hanno “inondato” il quartiere finanziario di New York e si sono seduti sulle strade. Il sit-in, che secondo gli organizzatori ha lo scopo di combattere "le multinazionali che inquinano e quelli che traggono profitti dall’industria dei combustibili fossili", ha completamente paralizzato il traffico nella zona. Lo riporta Rt.
Gli attivisti, molti dei quali hanno preso parte alla protesta di Occupy Wall Street tre anni fa, non avevano un permesso per manifestare da parte del Dipartimento di Polizia di New York, nel senso che rischiavano l'arresto per la partecipazione. Membri dell’associazione nazionale degli avvocati sparsi tra la folla hanno distribuito materiale di consulenza legale, ma diverse persone sono state arrestate.
Gran parte del percorso tracciato dagli organizzatori è stato recintato dalla polizia, ma intorno alle 12 pm la marcia si è spostata da Battery Park, per accamparsi nei pressi del monumento del toro di Wall Street a Broadway.
Parlando con RT, il newyorkese Zach Weinsteine ha detto che il Flood Wall Street vuole "esigere un’azione sul processo climatico in atto."
"Il tempo di agire era in realtà 25 anni fa", ha aggiunto. "Più a lungo aspettiamo, più difficili le soluzioni che saranno necessarie per risolvere il problema".
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