Quali beni pubblici la Grecia consegnerà all'Europa? 'Aeroporti, aeroplani, infrastrutture e certamente le banche'


Il provocatorio e drammatico linguaggio da ultimatum adottato nelle ultime riunioni dell'Eurogruppo nei confronti della Grecia è sfociato nell'accordo annunciato ieri da Brixelles i cui due aspetti più umilianti per il popolo greco saranno il ritorno della troika ad Atene, e l'istituzione, a garanzia dei creditori, di un fondo da 50 miliardi di € dove saranno trasferiti beni pubblici greci.
Certo tale fondo non sarà domiciliato in Lussemburgo, come inizialmente previsto, ma l'Europa disporrà dei diritti di controllo e prelazione su quello che tecnicamente è proprietà greca, con Atene che consegnerà circa il 25% del PIL greco (e la sovranità) a Bruxelles.

Scrive il blog Zero Hedge: "Le autorità greche dovranno sviluppare un programma significativo e più consistente di privatizzazioni; gli asset greci di maggior valore saranno trasferiti in un fondo indipendente che li monetizzerà attraverso la loro privatizzazione o altre soluzioni. La monetizzazione degli asset sarà una delle risorse per effettuare i pagamenti delle rate del nuovo prestito del MES e produrre, nel periodo intero del prestito, risorse per un totale di 50 miliardi di euro. Metà di quelle risorse saranno utilizzate per finanziare la ricapitalizzazione delle banche; il denaro che avanzerà da questo 50 per cento sarà usato per ridurre il livello del debito rispetto al Prodotto Interno Lordo (PIL). I rimanenti 25 miliardi di euro saranno usati per nuovi investimenti. Il fondo sarà mantenuto in Grecia e sarà gestito dalle autorità greche sotto la supervisione delle autorità europee".
Quali sono questi beni? Per la risposta basta affidarsi a Jeroen Dijsselbloem, che ha presentato il fondo così: "sarà un fondo indipendente, del valore di 50 miliardi di euro, che conterrà aerei, aeroporti, infrastrutture e certamente le banche"

In altre parole, la Grecia sarà liquidata per rimborsare i creditori. In altre parole, anche, i soldi del terzo programma di "salvataggio" non solo non raggiungeranno il popolo greco, ma la Grecia dovrà vendersi a pezzi a garanzia dei creditori.
Dijsselbloem conclude: "Questo è un bene per la Grecia, ma anche un bene per noi. Alla fine siamo quelli da cui il denaro è preso in prestito"
Non è esattamente chiaro perché questo sarebbe un bene per la Grecia. Quindi per tutti i curiosi, qui sono alcuni dei "beni "che già sono o presto saranno su "Ebay".




Ancora una volta i Simposon avevano previsto tutto. Un caso?



E cosa dice il Fondo Monetario Internazionale di questo piano di privatizzazioni, per altro già proposto nel 2011? "Non realistico"

Le più recenti da NOTIZIE BREVI

On Fire

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Andrea Zhok - Il momento esatto in cui si è deciso il suicidio di Ucraina e Europa

di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...

L'avviso (finale) del Fondo Monetario Internazionale all'Impero Americano

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico   Abbiamo sempre sottolineato che questa enorme crisi geopolitica in corso abbia una origine di tipo economico e monetario. Del resto solo le persone ingenue...

Alessandro Orsini - Le democrazie occidentali, le dittature e l'antropologia culturale

  di Alessandro Orsini*   C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa