L'AIEA frena le pretese USA: Non sono necessarie ispezioni nelle basi militari iraniane


L'AIEA ha l'autorità per richiedere l'accesso alle strutture in Iran, tra cui quelle militari, se ci sono nuovi segnali di attività nucleari vietate, hanno riferito funzionari dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica, AIEA, ed i firmatari dell'accordo nucleare tra il paese persiano e il Gruppo 5 +1 (USA, Regno Unito, Francia, Russia e Cina, oltre alla Germania), citati dall'agenzia di stampa britannica Reuters.

Lo scorso 25 agosto, l'ambasciatrice statunitense all'ONU, Nikki Haley, ha dichiarato che l'AIEA deve utilizzare tutte le possibilità offerte dall'accordo nucleare fra l'Iran e il Gruppo 5 + 1, ufficialmente conosciuto come il piano globale di azione comune, JCPOA, per far pressione su Teheran e poter ispezionare le sue basi militari.

Tuttavia, l'AIEA è convinta che Washington non abbia fornito indicazioni tali per giustificare la sua richiesta all'Agenzia, per esercitare pressioni sull'Iran e consentire l'ispezione delle sue basi militari.

"Non andremo a visitare un sito militare come Parchin (sud-est di Teheran) per inviare un segnale politico", ha sostenuto un funzionario dell'AIEA alla Reuters.

Le pressioni statunitensi si svolgono mentre il direttore generale dell'AIEA, Yukiya Amano, ha ripetutamente affermato che l'Agenzia, ha solo il dovere di affrontare le questioni tecniche e non politiche, ha aggiunto la fonte.

Inoltre, una relazione dell'AIEA pubblicata oggi, sempre dalla Reuters, indica che la Repubblica islamica dell'Iran rispetta i suoi impegni nell'ambito dell'accordo nucleare ed è rimasta nei limiti delle sue attività nucleari.

L'AIEA riconosce che l'Iran non ha arricchito l'uranio a livelli non consentiti, né ha costituito riserve illegali di uranio a basso arricchimento o acqua pesante, si prende atto nel documento.

Fino al 21 agosto scorso, l'uranio a basso arricchimento dell'Iran era di 88,4 Kg, il livello di arricchimento non superava il limite concordato del 3,67%. Inoltre, l'Iran ha prodotto 111 tonnellate di acqua pesante, un importo inferiore alle 130 tonnellate previste, come richiesto dal patto nucleare, secondo la relazione.

Questa è la terza relazione dell'Agenzia dal gennaio 2017, da quando è entrato in carica Donald Trump come Presidente degli USA.

Di fronte agli ultimi tentativi di Haley e di altri funzionari statunitensi per minare il JCPOA, le autorità persiane hanno sottolineato che l'Iran "non potrà mai autorizzare altri ad attraversare le sue linee rosse" nel contesto del patto nucleare, facendo notare che le basi militari dell'Iran sono segrete, così come lo sono quelli di altri paesi.

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