Sofisticate armi militari statunitensi fornite 'segretamente' ai "ribelli siriani" sono rapidamente cadute nelle mani dell'ISIS, secondo uno studio pubblicato oggi dal quotidiano statunitense 'USA Today'. Secondo quest'ultimo, il possesso da parte dell'ISIS di queste armi rimane una minaccia per la coalizione guidata dagli Stati Uniti che ancora opera contro il gruppo terroristico in Iraq e in Siria.
Le armi includevano quelle anticarro acquistate dagli Stati Uniti che sono finite in possesso dell'ISIS due mesi dalla loro fabbricazione, secondo lo studio di 'Conflict Armament Research', un'organizzazione che tiene traccia delle spedizioni di armi. Lo studio è stato finanziato dall'Unione Europea e dal governo tedesco.
Gli sforzi degli Stati Uniti e di altri paesi per fornire armi ai gruppi ribelli "hanno significativamente aumentato la quantità e la qualità delle armi disponibili per le forze (dell'ISIS)", ha conclusolo lo studio.
Questo dossier ha esaminato 40.000 armi e altri oggetti sequestrati all'ISIS negli ultimi tre anni.
I ricercatori non sono stati in grado di determinare se l'ISIS abbia preso le armi sul campo di battaglia o se i "ribelli" hanno venduto o dato le armi al gruppo terroristico. L'ultima ipotesi è la più probabile, come aveva già indicato il noto reporter di guerra, Robert Fisk in questo articolo.
Il rapporto cita un video di propaganda dell'ISIS che mostra i terroristi con le armi catturate l'anno scorso al 'Nuovo esercito siriano', un'alleanza di jihadisti contro l'esercito regolare siriano.
È noto da tempo che l'ISIS abbia catturato un'enorme quantità di armi americane - tra cui carri armati e artiglieria - quando il gruppo militante ha fatto irruzione in Iraq dalla Siria nel 2014 e ha palesato diverse divisioni di soldati iracheni, molti dei quali hanno abbandonato le armi e sono fuggiti.
Il nuovo studio solleva domande su una diversa fonte di armi: armi inviate segretamente a fazioni ribelli che combattono il presidente siriano Bashar Assad da alcuni anni. Il programma segreto della CIA, iniziato dall'amministrazione Obama nel 2013, è stato chiuso all'inizio di quest'anno dal presidente Trump. L'Arabia Saudita, che - come gli Stati Uniti - si oppone fortemente ad Assad, fornisce anche armi ai gruppi ribelli.
International weapon supplies to factions in the Syrian conflict have significantly augmented the quantity and quality of weapons available to IS forces. Read more here https://t.co/5QKauwzHpU pic.twitter.com/uZqb8zjP3r
— CAR (@conflictarm) 14 dicembre 2017
di Marinella Mondaini per l'AntiDiplomatico Adesso si fa sul serio, la Russia sta passando ad una nuova fase. A Mosca le indagini proseguono e poco fa le dichiarazioni del presidente Putin, del capo del...
di Marinella Mondaini per l'AntiDiplomaticoIl presidente russo Vladimir Putin ha visitato il 344esimo Centro Statale Addestramento e Riqualificazione del personale dell'aviazione militare del Ministero...
di Pepe Escobar – Strategic Culture [Traduzione a cura di: Nora Hoppe] Cominciamo con la possibile catena di eventi che potrebbe aver portato all'attacco terroristico sul Crocus....
di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...
Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa