Bassora, migliaia di iracheni marciano per condannare l'attacco al consolato dell'Iran

Lo scorso venerdì nel mezzo di violente manifestazioni che stanno agitando Bassora, in Iraq, un gruppo di rivoltosi ha fatto irruzione nel consolato iraniano e ha dato fuoco all'edificio diplomatico. Un atto che sembra andare ad inserirsi in quella fronda anti-iraniana costituita in Iraq dagli Stati Uniti di concerto con sauditi e israeliani. Come ben spiegato da Piccole Note in questo articolo.

La Repubblica Islamica dell’Iran ha denunciato il «brutale attacco» contro il suo consolato generale a Bassora puntando il dito, per l’appunto, contro Stati Uniti e Arabia Saudita. Chiedendo che gli autori materiali del deplorevole atto vengano puniti con la massima pena prevista.

Migliaia di iracheni hanno condannato l’attacco all’Iran marciando proprio in quel di Bassora. Innalzando bandiere di Iran e Iraq e intonando slogan contro contro gli Stati Uniti e Israele. La manifestazione aveva anche l’obiettivo di innalzare l’attenzione per contrastare le cospirazioni e le interferenze degli Stati Uniti in Iraq.

La popolazione in Iraq è grata all’Iran per il sostegno fornito ai militari iracheni impegnati nella lotta contro il terrorismo.

Bassora si trova nella provincia più ricca di idrocarburi del paese. Le manifestazioni denunciano la negligenza della classe politica. In linea di principio, sono scoppiate in un contesto di carenza di acqua, elettricità e disoccupazione e sono stati ravvivate da una crisi sanitaria che ha portato a ricoverare oltre 30.000 persone per avvelenamento con acqua contaminata.

In queste contraddizioni vanno a inserirsi le manovre statunitensi per allontanare l’Iran dall’Iraq.

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