"Circa 14 milioni di persone nello Yemen, metà dell'intera popolazione del paese, si trovano ad affrontare condizioni di pre-carestia", ha dichiarato oggi al Consiglio di sicurezza dell'ONU Mark Lowcock, il capo degli affari umanitari delle Nazioni Unite..
Lowcock ha spiegato che la cifra è il risultato di una recente indagine e analisi, e significa che metà della popolazione dipende completamente dagli aiuti umanitari per sopravvivere.
La carestia, secondo il diplomatico inglese delle Nazioni Unite, è un fenomeno "raro" nel mondo attuale, una realtà che rende la situazione nello Yemen "così sconvolgente".
Lowcock ha riconosciuto che è "difficile" confermare quante persone muoiono di carestia o malattie correlate, ma, secondo i funzionari sanitari internazionali, il bilancio delle vittime a causa di fattori legati alla carestia "è in aumento".
Alla fine del 2017, ogni giorno 130 bambini sono stati uccisi dalla feroce carestia e dalle malattie. "Quasi 50.000 (bambini uccisi) in un anno", ha lamentato Lowcock, per sottolineare che la situazione nello Yemen è peggiorata rispetto al 2017.
Il diplomatico ha chiesto un intervento immediato in cinque punti per evitare il disastro: dichiarare un cessate il fuoco e la cessazione delle ostilità contro le infrastrutture e le strutture umanitarie, di proteggere l'approvvigionamento di cibo, rapidamente alleviare l'economia yemenita, aumentare i finanziamenti per operazioni umanitarie e di cooperare con l'ONU per porre fine al conflitto.
Il 'Centro Legale per i Diritti e Sviluppo dello Yemen' ha annunciato di recente che l'aggressione violenta da parte dell'Arabia Saudita allo Yemen, iniziata 1300 giorni fa, ha lasciato migliaia di morti e feriti e provocando una crisi umanitaria e lo scoppio di malattie croniche.
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