L’ambasciatore della Russia presso le Nazioni Unite torna a denunciare l’embargo imposto dagli Stati Uniti a Cuba, che considera un «ripugnante retaggio» della Guerra Fredda.

Il rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni Unite (ONU), Vasili Nebenzia, ha espresso in nome del suo paese una «forte condanna» del del blocco economico, commerciale e finanziario degli Stati Uniti contro Cuba, definendo ciò come «politica aggressiva».

«Crediamo che il persistere dell’embargo sia un retaggio ripugnante della Guerra Fredda», ha dichiarato il diplomatico russo.

Le restrizioni imposte da Washington sull'isola rappresentano un «anacronismo» e contraddicono i principi della Carta delle Nazioni Unite, ha denunciato Nebenzia.

Le forti dichiarazioni del diplomatico russo sono state pronunciate prima del voto previsto in seno all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (UNGA) sul progetto di risoluzione ‘Necessità di porre fine al blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti contro Cuba’.

Diverse nazioni hanno ripetutamente invitato gli Stati Uniti ha rimuovere il blocco contro Cuba. Illegale e condannato dalle stesse Nazioni Unite da ormai trent’anni.

Il ministro degli Esteri di Mosca, Sergey Lavrov, ha reiteratamente definito «inammissibile» il persistere del bloqueo.

Tuttavia, Washington ha presentato otto emendamenti al progetto di risoluzione per ostacolarlo. Il ministro degli Esteri cubano, Bruno Rodriguez, ha denunciato la misura statunitense come una nuova «manovra politica» da parte degli Stati Uniti per giustificare il blocco.