Israele avrebbe fatto pressioni sugli USA per buttare fuori la Turchia dal programma F-35

Israele ha fatto pressioni sugli Stati Uniti per escludere la Turchia dal programma di caccia stealth F-35 come parte dei suoi sforzi per preservare un vantaggio militare qualitativo nella regione, ha riferito il Times of Israel, citando Channel 12.

Da quando il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha rifiutato di abbandonare un accordo per l'acquisto di sistemi di difesa antimissile S-400 di fabbricazione russa, Israele, che è il secondo paese dopo gli Stati Uniti a ricevere l'F-35 da Lockheed Martin, secondo quanto riferito ha cercato di bloccare Washington dalla vendita dei caccia ad Ankara perché questi avrebbero fornito alla Turchia capacità aeree avanzate.

Né i funzionari israeliani né statunitensi hanno commentato il rapporto finora.

A metà luglio, gli Stati Uniti hanno annunciato la decisione di rimuovere la Turchia dal programma F-35 dopo che Ankara ha ricevuto il primo lotto di S-400 russi, affermando che gli aerei da combattimento "non possono coesistere con una piattaforma di raccolta di intelligence russa che verrà utilizzata per conoscere le sue capacità avanzate".

"Sfortunatamente, la decisione della Turchia di acquistare i sistemi di difesa aerea S-400 russi rende impossibile il suo costante coinvolgimento con l'F-35", ha dichiarato la Casa Bianca in un comunicato stampa del 17 luglio.

La mossa unilaterale è stata condannata dal ministero degli Esteri turco come "senza basi legittime":

"Non è giusto che la Turchia, che è uno dei principali partner [degli Stati Uniti] nel programma F-35, ne sia esclusa. Chiediamo agli Stati Uniti di abbandonare questo errore che provoca danni irreparabili alle nostre relazioni strategiche".

La Turchia ha ricevuto il primo lotto di S-400 il mese scorso in una mossa che ha portato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump a prendere in considerazione l'imposizione di sanzioni per l'alleato della NATO.

In diverse occasioni gli Stati Uniti hanno espresso preoccupazione per il fatto che gli S-400 sono incompatibili con l'equipaggiamento militare della NATO e hanno affermato che i sistemi russi rappresentano una minaccia per gli F-35, poiché l'approvvigionamento simultaneo fornirebbe apparentemente agli esperti russi le informazioni chiave sui dati sensibili correlati alla tecnologia del jet.

Allo stesso modo Washington ha minacciato di imporre sanzioni ad Ankara ai sensi del Countering America's Adversaries Through Sanctions Act (CAATSA). La parte turca, da parte sua, ha insistito sul fatto che l'acquisizione di quelle armi è una faccenda sovrana e ha respinto la possibilità di abbandonare i piani per completare l'affare.

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