La polizia del regime USA è fascista anche per Erdogan

«I can’t breathe», le strazianti parole pronunciate da George Floyd mentre un agente di polizia gli impediva di respirare con un ginocchio piantato proprio sulla sua gola, causando la morte del cittadino afroamericano, hanno causato un’ondata di indignazione nel mondo intero.

Il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, non è stato per niente diplomatico. Finanche lui è arrivato a definire «fascista» l’agire delle forze di polizia del regime statunitense.

«L'approccio razzista e fascista che ha portato alla morte di George Floyd nella città statunitense di Minneapolis a seguito della tortura non solo ci ha rattristato profondamente, ma è anche diventata una delle manifestazioni più dolorose dell'ordine ingiusto contro cui ci opponiamo in tutto il mondo», ha scritto tramite il social network Twitter.

Il leader turco ha poi fatto le condoglianze alla famiglia di George Floyd e tutti i suoi cari. Citando il profeta Maometto, Erdogan ha osservato: «Un uomo bianco non ha superiorità su un nero, né un nero ha alcuna superiorità su un bianco».

Diversi utenti del social network hanno fatto notare al presidente che la polizia turca non usa di certo i guanti di seta quando entra in azione.

La morte di Floyd ha scosso profondamente Minneapolis e ha suscitato proteste nelle città degli Stati Uniti. I leader locali hanno ripetutamente sollecitato i manifestanti a evitare la violenza. Intanto il regime di Trump ha deciso di inviare la Guardia Nazionale nella città per reprimere le manifestazioni di protesta.


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