L'uso sbagliato (e assai nocivo) della parola contagio

Qualche giorno fa il medico Luca Speciani, presidente di Ampas, associazione che riunisce centinaia di professionisti della salute (https://www.medicinadisegnale.it/?page_id=268), ha spiegato in modo didattico quello che ripete fin dalla «primavera virale» del 2020.

Ecco qua: «Non serve essere virologi, infettivologi o epidemiologi. Basta essere medici per avere chiara la differenza tra un contagiato e una persona che ha incontrato il virus. Il contagiato è solo colui che presenta i sintomi della malattia. O abbiamo colpevolmente dimenticato i postulati di Koch, distratti da una medicina disumanizzata e ipertecnologica? Ogni giorno entriamo in contatto con decine di virus diversi, quasi sempre innocui. Siamo forse continuamente contagiati? Il contagiato è malato. Gli altri sono sani. Perché dunque la stampa continua a parlare di focolai di contagiati, quando ormai numerose stime ci dicono che quasi un terzo della popolazione ha incontrato il virus costruendone gli anticorpi? (…)» (https://www.affaritaliani.it/cronache/la-bugia-dei-contagiati-bocciatura-all-esame-di-microbiologia-al-2-anno-685080.html)

Oltretutto, accettare questo errore a settembre potrebbe far sì che la scuola appena iniziata debba essere chiusa un’altra volta, qualora si trovasse un bambino positivo al test. Affinché la si faccia finita rispetto a un lapalissiano errore da studentelli alle prime armi, una terminologia menzognera che mantiene alta la paura, il dottor Speciani fa appello ai medici e ai giornalisti, «incompetenti o complici».

Ma vediamo un esempio «luminoso» di questa pericolosa confusione intorno alla parola «contagio». Un titolo sul Fatto quotidiano

(https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/07/28/bielorussia-il-negazionista-lukashenko-ha-avuto-il-covid-superato-stando-in-piedi-senza-sintomi/5883212/): «Bielorussia, il negazionista Lukashenko ha avuto il Covid: “Superato stando in piedi, senza sintomi». Ora, è impossibile avere la malattia Covid-19 senza sintomi! Altrimenti non la si ha! Infatti nel testo si riportano le parole dell’interessato, che appunto di aver incontrato il virus senza sviluppare alcun sintomo.

Ma ci vuole tanto, a capire la differenza fra il virus Sars-CoV-2 e la malattia Covid-19 (nei suoi vari stadi di gravità)?

Quanto al resto del titolo: non risulta che Lukashenko sia stato mai negazionista come sostiene il titolo. Si è piuttosto schierato contro il terrore. In Bielorussia le misure anti-Covid ci sono state. Non hanno previsto un blocco ma a quanto pare hanno funzionato molto meglio che in Italia (https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-covid19_il_caso_bielorussia_senza_lockdown_numeri_sorprendenti_come_ha_fatto/82_35471/). Secondo gli ultimi dati ufficiali (https://www.who.int/docs/default-source/coronaviruse/situation-reports/20200730-covid-19-sitrep-192.pdf?sfvrsn=5e52901f_8) i morti ufficialmente attribuiti alla malattia Covid-19 sono 553 (l’articolo del Fatto è rimasto fermo a qualche giorno fa e parla di 543 e 67.000 «casi», ovvero persone risultate positive al tampone, in grande maggioranza asintomatiche o che hanno sviluppato sintomi lievi).

Dato ancora più significativo, la mortalità per milione di abitanti, causata dalla malattia Covid-19, è di 59 persone, un decimo di quella «sviluppata» dall’Italia (https://www.worldometers.info/coronavirus/). Ma ovviamente questo non importa.

M.C.


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