Sette delle maggiori multinazionali americane pagano più i CEO che il governo Usa in tasse


Nel 2013, sette delle 30 maggiori multinazionali americane hanno pagato di più i loro CEO che il governo federale in tasse per reddito dichiarato. Lo riporta uno studio dell'Institute for Policy Studies e del Center for Effective Government. Insieme, queste sette multinazionali hanno registrato oltre 74 miliardi di dollari di utili.
I CEO di tutte e sette - Boeing Co., Chevron Corp., Citigroup Inc., Ford Motor Co., General Motors Co., JPMorgan Chase & Co. e Verizon Communications Inc – hanno ricevuto stipendi per una media di 17,3 milioni di dollari nel 2013 (Boeing e Ford oltre 23 milioni), una cifra maggiore a quella devoluta allo stato americano in tasse secondo lo studio. I due think tanks hanno poi evidenziato come il rapporto dimostri “profondi difetti nel nostro sistema federale di tassazione. Dei 100 CEO maggiormente pagati, 29 ricevono di stipendio di più di quello che l'azienda paga in tasse di reddito federale”.
Insieme, queste 29 compagnie possiedono 237 filiali in paradisi fiscali. Un altro studio rilasciato ad aprile mostrava come due trilioni di dollari di profitti generati da alcune delle principali multinazionali americane venivano prodotti all'estero, lontano dal fisco americano.
Sono arrivate subito le risposte da parte delle multinazionali sotto accusa. Verizon ha dichiarato di aver pagato 422 milioni di dollari in tasse da reddito negli Usa nel 2013. La compagnia, attraverso le parole di un suo portavoce a Reuters, ha quindi criticato i risultati dello studio, sostenendo di pagare una cifra superiore per le imposte allo stato rispetto a quanto elargito al suo CEO, Daniel S. Mead. Citigroup ha invece precisato che semplicemente si attiene alle leggi in vigore nel paese. Boeing ha precisato che il suo conto con il fisco americano è stato di 1.6 miliardi di dollari, ma solo 5 milioni di queste sono stato devolute in investimenti per lo sviluppo e la produzione. Chevron ha ammesso a Reuters che le sue tasse sul reddito del 2013, 15 milioni di dollari, sono state “molto più basse del normale”. JPMorgan Chase non ha voluto fornire risposte.
Per le multinazionali premiare un individuo, non importa quanto bravo sia, è più importante di contribuire al benessere della collettività e ai servizi necessari a tutta la popolazione. Questo riflette un profondo errore esistente nel nostro sistema fiscale”, hanno precisato gli autori di questo studio. Un rapporto rilasciato nel febbraio scorso aveva evidenziato come 26 delle principali multinazionali americane non avevano pagato alcuna tassa da reddito tra il 2008 e il 2012. Anni, triste ironia della storia, in cui al popolo americano venivano chieste lacrime e sangue per pagare quella crisi generata proprio da quelle multinazionali.

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