Nelle ultime ore è diventato virale un video scioccante trasmesso dall’emittente del Qatar Al Jazeera, che mostra come un drone israeliano uccide deliberatamente quattro civili palestinesi disarmati a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza.

Translation of Al Jazeera’s report on the scenes it obtained of the targeting of four Palestinian civilians by an Israeli drone.

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— Khaled Yousry (@KhaledYousry22) March 21, 2024

In un messaggio diffuso questa mattina sul suo account X, la relatrice delle Nazioni Unite, ONU, Francesca Albanese ha ricordato che “i crimini internazionali commessi da Israele a Gaza negli ultimi sei mesi potrebbero tenere occupata la Corte internazionale di giustizia (ICJ) per i prossimi cinquant’anni, soprattutto al ritmo attuale dei procedimenti”.

The colossal amount of evidence concerning int'l crimes committed by Israel in Gaza just over the past 6months could keep the @IntlCrimCourt busy for the next five decades, especially at the current proceedings pace. Accountability is more needed than ever. https://t.co/2dCAEKZOrr

— Francesca Albanese, UN Special Rapporteur oPt (@FranceskAlbs) March 22, 2024

Date le prove sufficienti dei crimini commessi da Israele nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre, l'alto funzionario delle Nazioni Unite ha avvertito che “la responsabilità è più necessaria che mai” per le autorità israeliane.

Israele, gli Stati Uniti e la comunità internazionale responsabili del genocidio a Gaza

Anche l’Ufficio per le comunicazioni del governo di Gaza, attraverso un comunicato pubblicato sul suo account Telegram, ha definito “atroci” gli attacchi di Israele contro i civili di Gaza. “L’esercito di occupazione israeliano pratica omicidi deliberati contro civili disarmati in un modo brutale e di ritorsione che va oltre la portata dell’umanità”, ha lamentato.

Allo stesso modo, ha sottolineato che questo video diffuso sulle reti sociali mostra la portata del crimine commesso da Israele contro i civili "come parte della guerra genocida che sta liberando" nella Striscia di Gaza, che da allora ha provocato la morte di quasi 32.000 palestinesi dallo scorso 7 ottobre.

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