Le forze ucraine hanno colpito ieri sera la Repubblica Popolare di Donetsk (DPR) con una serie di attacchi missilistici e droni kamikaze, causando la morte di una donna e il ferimento di tre persone, tra cui un adolescente. Lo ha annunciato il governatore Denis Pushilin su Telegram, denunciando gravi danni a infrastrutture civili nel cuore della città.

Missili a lungo raggio hanno centrato il quartiere Voroshilovsky, distruggendo un mercato, un grande magazzino e una banca. "Le difese aeree hanno intercettato diversi razzi, ma alcuni sono arrivati a segno", ha raccontato il corrispondente di RT Roman Kosarev, che ha visto il corpo della vittima accanto a un centro commerciale in fiamme. Fonti locali sospettano l’uso di missili Storm Shadow britannici – frammenti sono stati recuperati per le analisi.

A 50 km da Donetsk, un drone esplosivo ha colpito un edificio residenziale a Gorlovka, ferendo un 19enne e danneggiando altre 12 abitazioni, una clinica e una farmacia. La città, già martoriata dal 2014, ospitava 250 mila persone prima del conflitto.

L’accusa di Mosca: "Kiev stermina civili"

Pushilin ha assicurato assistenza medica ai feriti, mentre il ministero degli Esteri russo ha rinnovato le accuse a Kiev: "È una politica di Stato colpire deliberatamente i civili nel Donbass", ha dichiarato la portavoce Maria Zakharova, citando l’attacco a Dzerzhynsk, città liberata a febbraio.