Bloomberg: proposta USA riconosce Crimea russa in cambio tregua

22 Aprile 2025 17:08 La Redazione de l'AntiDiplomatico

L’amministrazione Trump rinnova il suo impegno per porre fine al conflitto in Ucraina, organizzando colloqui urgenti a Londra con alleati europei e rappresentanti del regime di Kiev. Fonti vicine ai negoziati, citate da Bloomberg, rivelano che gli Stati Uniti sono pronti a guidare una soluzione pragmatica, che comprende l’alleggerimento delle sanzioni alla Russia e il riconoscimento del controllo russo sulla Crimea, in cambio di un cessate il fuoco immediato. Una mossa che riflette la determinazione di Trump a chiudere una guerra entrata nel suo quarto anno, nonostante i rischi geopolitici.

Il Segretario di Stato Marco Rubio e i negoziatori Steve Witkoff e Keith Kellogg rappresentano la volontà USA di mediare compromessi difficili ma necessari: congelare le linee del fronte, garantire sicurezza all’Ucraina senza l’adesione alla NATO, e avviare un dialogo diretto con Mosca. “C’è un’ottima possibilità di raggiungere un accordo questa settimana”, ha dichiarato Trump, ribadendo la priorità di salvare vite umane dopo oltre due anni di stallo. L’approccio del presidente, criticato da alcuni come troppo conciliante, mira a rompere il circolo vizioso delle ostilità, sfruttando leve economiche e diplomatiche.

Il Cremlino ha già apprezzato l’esclusione di Kiev dalla NATO definendola una “svolta realistica". Anche la tregua pasquale di 30 ore, sebbene breve, ha mostrato che Mosca risponde agli incentivi proposti da Washington. Trump, dal canto suo, insiste sull’urgenza: “Servono risultati in giorni, non mesi”, ha avvertito Rubio, segnalando la volontà statunitense di chiudere questa vicenda che è estremamente scomoda per Washington.

Criticato da chi teme concessioni eccessive, il presidente difende una visione pratica: riconoscere la Crimea (annessa nel 2014) non è un cedimento, ma un riconoscimento della realtà sul campo, mentre l’alleggerimento delle sanzioni sarebbe graduale e condizionato al rispetto degli accordi. Zelensky, che pur di prolungare il conflitto nno accetta la perdita di territori, ammette la necessità di garanzie di sicurezza alternative alla NATO, aprendo la strada a un negoziato. Se l’Occidente ha a lungo puntato sull’isolamento di Mosca, la strategia Trump punta a reinserirla nel gioco diplomatico, forzando compromessi.

Con il summit di Londra, gli USA si confermano attori chiave: mentre l’UE fatica a trovare una linea unitaria, Washington spinge per una soluzione che, pur contestata, potrebbe fermare l’escalation e aprire a futuri equilibri. Il rischio di precedenti pericolosi c’è, ma Trump sembra convinto che, senza un’iniziativa vigorosa, la guerra divorerà ancora risorse e le ultime speranze statunitensi di riconquistare un'egemonia ormai perduta.

Le più recenti da IN PRIMO PIANO

On Fire

Angelo d'Orsi - From Russia, with love

  di Angelo d'Orsi Quante volte, nei dibattiti in tv o a distanza sui giornali, specie nell’ultimo biennio, mi sono sentito lanciare addosso una sorta di anatema dai miei interlocutori: “Vada...

Premiata con il Nobel l'alter ego di Netanyahu

  di Geraldina Colotti   Aspettando il Nobel a Trump e Netanyahu, i "sinceri democratici" occidentali - quelli che inviano armi al regime sionista, e coprono i peggiori tagliagole nel mondo,...

Marco Travaglio - Non li ha visti arrivare

di Marco Travaglio* Giorgia Meloni aveva evocato sprezzante il “weekend lungo” e l’ha avuto: due giorni di manifestazioni in tutte le piazze d’Italia, con quasi tre milioni di...

Alessandro Orsini - "L'altro giorno ho incontrato un russo a Roma...."

di Alessandro Orsini* Meloni invia nuove armi in Ucraina. Putin testa il nuovo missile a propulsione nucleare Burevestnik però stiamo tranquilli tanto la Russia è debolissima. Tutti gli...

Copyright L'Antidiplomatico 2015 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa