"Ci sediamo sulla riva e".... Medvedev commenta così i dazi di Trump

04 Aprile 2025 08:00 Marinella Mondaini


di Marinella Mondaini*

Sono in tanti a essere sotto shock oggi.
Donald Trump ha imposto dazi dal 10 al 50% sulle merci provenienti da 183 Paesi, ma non ha colpito Russia e Bielorussia. “Non commerciamo con loro. Quei Paesi sono ora sotto le nostre sanzioni”, ha spiegato il segretario al Tesoro americano Scott Bessent. La portavoce della Casa Bianca Carolyn Leavitt, a sua volta, ha dichiarato che la Russia non è stata inclusa nell'elenco dei Paesi colpiti dalle nuove misure perché le sanzioni statunitensi già “impediscono qualsiasi commercio significativo” tra i due Paesi.

Tuttavia, come osserva Axios, gli Stati Uniti commerciano ancora con la Russia, più che con Paesi come le Mauritius o il Brunei, che figurano nell'elenco delle tariffe.

Oltre a Russia e Bielorussia, l'aumento delle tariffe non ha toccato Cuba, Corea del Nord, Messico e Canada.
Anche gli ucraini sono sotto shock: la Russia non è nella lista dei Paesi contro cui gli USA impongono dazi doganali in base al principio di reciprocità.

“Ci saranno dazi anche per l'Ucraina. 10%. Come per tutti”, si lamentano i canali di Kiev.

Il commento puntuale del vice capo del Consiglio di Sicurezza russo, Dmitrij Medvedev:

Trump ha messo in difficoltà il sistema commerciale globale imponendo dazi contro quasi tutto il mondo. Le conseguenze saranno globali. Verranno imposti dazi in risposta alle merci statunitensi. Le vecchie catene commerciali si spezzeranno, ma ne nasceranno di nuove.
E noi?
La Russia già così quasi non commercia più con l'America, così come con l'UE, praticamente tutto il fatturato è sanzionato. Ma noi ci sviluppiamo ugualmente e a un ritmo assolutamente soddisfacente: nel primo trimestre del 2025, la crescita sarà di circa il 3%.
Non c'è quindi nulla per cui agitarsi.
Seguendo l'immortale consiglio di Lao Tzu, vale la pena che ci sediamo sulla riva e aspettiamo che il cadavere del nemico ci passi accanto. Il cadavere in decomposizione dell'economia dell'UE".
Sulla falsariga della frase di Medvedev, dovrebbero essere in molti oggi a voler vedere passare il cadavere dell'Ue.



*Post Facebook del 4 aprile 2025

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