La decisione statunitense di sospendere i contatti con la Russia per la gestione della cessazione delle ostilità in Siria è stata una «decisione inevitabile», rispetto alla quale «non c'è da rallegrarsi», ma che «ha preso atto di un contesto degenerato».
Non è il portavoce della Casa Bianca a parlare.
Non è il Segretario di Stato nord-americano che si giustifica per la distruzione della Siria e per le centinaia di migliaia di persone morte sulla coscienza.
Non è l'ambasciatore statunitense in Italia che deve spiegare al nostro paese il fallimento di una strategia folle.
Non ci crederete (o forse si ormai) ma a parlare in questo modo alle Commissioni riunite Esteri di Camera e Senato sulla situazione in Siria oggi è Paolo Gentiloni, il Conte Gentiloni, nonché ministro degli esteri italiano.
Dopo aver gridato “Forza Hillary” nella recente scampagnata a New York, si trasforma nell'ultimo dei funzionari del Dipartimento Usa e getta la maschera per giustificare tutti i castelli di carta costruiti in anni di menzogne.
E la propaganda del Ministro è un fiume in piena: Aleppo rasa a zero, bombardamenti indiscriminati con barrel bombs, non contro i 15.000 ribelli ma contro una popolazione di 200.000 persone. E ancora: ci voleva il negoziato con le varie componenti dei ribelli e “invece la Russia non ha voluto e allora capisco che gli Usa hanno rotto l'accordo con Mosca”. Infine, il Conte Gentiloni ha anche insinuato che il bombardamento del convoglio sia stato fatto da Russia o Siria. Mentre Mosca, tanto per non dimenticare, ha mostrato le immagini satellitari il giorno successivo all'attacco al Convoglio delle Nazioni Unite che mostra la presenza di un pick up dei terroristi accanto, attendiamo con ansia sempre quelle degli Usa. Parole contro prove satellitari. Perché Gentiloni non chiede all'amico alleato di mostrare le immagini dei droni in suo possesso al mondo?
Il Ministro, seguito anche dal sempre simpatico Cicchitto, ha poi parlato di "varie componenti della rivoluzione siriana". Tutti, ormai proprio tutti - a parte chiaramente quelli che continuano a voler leggere solo Repubblica e Fatto Quotidiano - sanno che si tratta un coacervo inestricabile di gruppi terroristi, tanto che gli stessi Usa non sono riusciti a separarli. Perché Gentiloni non fa pressione al suo alleato (?) affinché comunichi la lista esatta delle opposizioni siriane da dividere dai terroristi? Si tratta del primo punto per il rispetto della tregua firmata a Ginevra il 9 settembre.
Al Conte divenuto Ministro vorremmo poi una risposta poi su queste semplici cinque domande.
di Daniele Luttazzi - Nonc'èdiche (Fatto Quotidiano, 14 maggio) Durante la sua intervista a Ursula von der Leyen, Fabiofazio ha evitato alcune domande che...
di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...
l'AntiDiplomatico è una testata online regolarmente registrata che subisce la censura su browser e social media per l'azione di una agenzia nordamericana di nome NewsGuard. Se vuoi rimanere...
Gabriele Rubini, in arte Chef Rubio, ha denunciato su X la vile aggressione di sei criminali nei pressi della sua dimora nella sera di mercoledì 15 maggio. Le immagini mostrano un Chef...
Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa