Il governo Merz salvato da Die Linke sulle pensioni

La coalizione del cancelliere tedesco Friedrich Merz ha ottenuto un cruciale (e inaspettato) sostegno proprio nel momento in cui la CDU rischiava di implodere. Mercoledì, il partito Die Linke ha annunciato l’intenzione di astenersi nella votazione sul pacchetto pensionistico in programma per venerdì al Bundestag. Questa mossa, di fatto, garantisce l’approvazione della legge, scongiurando una potenziale e umiliante sconfitta per l’esecutivo che avrebbe potuto aprire una crisi di governo. La coalizione di Merz, un’alleanza ideologicamente eterogenea tra i suoi conservatori e i socialdemocratici (SPD), detiene una maggioranza risicata di soli 12 seggi, resa ancor più precaria da una rivolta interna.

Proprio mentre il cancelliere tentava di placare la ribellione di 18 giovani parlamentari del suo stesso blocco – contrari all’attuale sistema pensionistico giudicato insostenibile – è giunta l’inaspettata dichiarazione di Die Linke. I leader del partito di sinistra hanno motivato la scelta non come un favore alla coalizione, bensì come una necessità per “proteggere i pensionati dai tagli”.

“I conservatori hanno giocato al gioco del potere a spese di milioni di pensionati in tutto il paese”, ha affermato in un comunicato Heidi Reichinnek, capogruppo parlamentare di Die Linke. “È assolutamente vergognoso che il blocco conservatore non permetta nemmeno ai pensionati di avere il burro sul pane”.

L’astensione dei 64 deputati di Die Linke abbasserà la soglia di voti necessaria per l’approvazione, fornendo un salvagente legislativo al governo. Tuttavia, questo aiuto non richiesto rappresenta un duplice imbarazzo per Merz. Da un lato, evita un’immediata crisi di governabilità, mettendo a nudo le profonde divisioni interne alla coalizione a pochi mesi dal suo insediamento. Dall’altro, crea la percezione della sua debolezza politica anche all'estero.

Nel tentativo di salvare la faccia, i leader conservatori continuano a negoziare con i ribelli del proprio partito. La scorsa settimana, la coalizione aveva già annunciato un compromesso, accettando di esaminare riforme più radicali già dal prossimo anno per placare le preoccupazioni sulla sostenibilità intergenerazionale. Tali sforzi, tuttavia, non hanno ancora prodotto un consenso unanime.

Johannes Winkel, uno dei giovani deputati conservatori in rivolta, ha confermato in un post online il suo voto contrario al pacchetto di venerdì. “La Germania ha urgente bisogno di riforme perché il cambiamento demografico avrà un impatto senza precedenti sulle finanze pubbliche”, ha scritto. “La giustizia intergenerazionale richiede finalmente decisioni concrete invece di politiche simboliche”.

Le più recenti da IN PRIMO PIANO

On Fire

“Sulla NATO incombe una sconfitta strategica”. Intervista esclusiva al gen. Marco Bertolini

  Intervista esclusiva de L'Antidiplomatico al gen. Marco Bertolini   Generale, la NATO, fondata con i presupposti di un'alleanza difensiva, sembra essere stata radicalmente trasformata dalla...

L'Ambasciata russa pubblica le "risposte di Lavrov che il Corriere della sera si è rifiutato di pubblicare"

Nei suoi profili social l'Ambasciata della Federazione russa in Italia ha accusato il Corriere della Sera di aver tagliato in modo pretestuoso l'intervista che il ministro degli esteri russo Lavrov gli...

"Se l'Italia entra in guerra".... un sondaggio shock del Garante agli adolescenti italiani

di Agata Iacono per l'AntiDiplomatico "Come ti informi sulla guerra? Quali emozioni provi davanti alle immagini dei conflitti? Cosa pensi del ruolo della tua generazione nella costruzione...

Censura e russofobia: comunicato ufficiale del Prof. Angelo d'Orsi (con importante aggiornamento)

di Angelo d'OrsiLa mia conferenza Russofobia, russofilia, verità, prevista il 12 novembre a Torino nei locali del Polo del ‘900 è stata inopinatamente annullata. L’accusa che...

Copyright L'Antidiplomatico 2015 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa