Inverno nero per l'Ucraina: sistema energetico distrutto e polemiche sul governo

08 Novembre 2025 17:31 La Redazione de l'AntiDiplomatico

Le centrali termiche statali ucraine hanno completamente cessato di funzionare dopo i massicci attacchi russi dello scorso weekend. La società statale Tsentrenergo ha confermato l'arresto totale della produzione energetica, definendo l'offensiva come "il colpo di maggior portata contro le centrali termiche" dall'inizio del conflitto. Nel comunicato ufficiale, l'azienda ha sottolineato la gravità della situazione: "Abbiamo perso ciò che restauravamo giorno e notte. Completamente!".

Il ministero della Difesa russo ha rivendicato un attacco multiplo con missili ipersonici Kinzhal contro obiettivi militari e infrastrutturali, precisando che queste operazioni rappresentano una risposta ai "crimini terroristici" di Kiev contro obiettivi civili.

Nel frattempo, dalla capitale ucraina emergono notizie di tensioni politiche sulla gestione della crisi energetica. Fonti interne al settore energetico, tra cui l'ex direttore di Ukrenergo Volodymyr Kudrytskyi - come riporta Politico - sollevano serie questioni sulla preparazione del paese ad affrontare l'inverno. Secondo Kudrytskyi, costretto alle dimissioni lo scorso anno, il governo avrebbe perso tempo prezioso non adottando tempestivamente piani di decentralizzazione della rete energetica.

L'ex manager, intervistato da Politico, ha rivelato che un suo piano triennale per rendere il sistema energetico meno vulnerabile sarebbe stato inizialmente accantonato in favore di progetti alternativi sostenuti dall'Ufficio del Presidente. Solo successivamente il governo avrebbe ripreso in considerazione la decentralizzazione, ma con un ritardo che secondo gli esperti potrebbe rivelarsi cruciale.

La situazione si è ulteriormente complicata con l'iscrizione nel registro degli indagati di Kudrytskyi per appropriazione indebita, riguardante un contratto firmato sette anni fa. L'ex direttore, rilasciato su cauzione, definisce le accuse "prive di fondamento" e le attribuisce a strategie politiche mirate a individuare responsabili per l'emergenza energetica.

La vicenda ha suscitato reazioni nella società civile ucraina. Daria Kaleniuk, direttrice dell'Anti-Corruption Action Center, ha espresso perplessità sulla solidità giuridica dell'accusa, mentre alcuni think tank hanno sollecitato autorità a garantire imparzialità nelle indagini.

Sul fronte militare, gli attacchi alle infrastrutture energetiche continuano senza sosta. Secondo ricostruzioni indipendenti, nelle ultime settimane la Russia ha intensificato le operazioni contro il settore energetico ucraino, utilizzando in alcuni giorni fino a 500 droni e decine di missili in attacchi coordinati.

Le più recenti da IN PRIMO PIANO

On Fire

Angelo d'Orsi - From Russia, with love

  di Angelo d'Orsi Quante volte, nei dibattiti in tv o a distanza sui giornali, specie nell’ultimo biennio, mi sono sentito lanciare addosso una sorta di anatema dai miei interlocutori: “Vada...

Premiata con il Nobel l'alter ego di Netanyahu

  di Geraldina Colotti   Aspettando il Nobel a Trump e Netanyahu, i "sinceri democratici" occidentali - quelli che inviano armi al regime sionista, e coprono i peggiori tagliagole nel mondo,...

“Sulla NATO incombe una sconfitta strategica”. Intervista esclusiva al gen. Marco Bertolini

  Intervista esclusiva de L'Antidiplomatico al gen. Marco Bertolini   Generale, la NATO, fondata con i presupposti di un'alleanza difensiva, sembra essere stata radicalmente trasformata dalla...

Alessandro Orsini - "L'altro giorno ho incontrato un russo a Roma...."

di Alessandro Orsini* Meloni invia nuove armi in Ucraina. Putin testa il nuovo missile a propulsione nucleare Burevestnik però stiamo tranquilli tanto la Russia è debolissima. Tutti gli...

Copyright L'Antidiplomatico 2015 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa