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Sei caccia Rafale avvistati su Atene, ma non si tratta di un’azione francese, sono i nuovi caccia che la Grecia ha acquistato dalla forza aerea francese. I Rafale hanno volato in bassa formazione sopra Atene prima della loro consegna ufficiale alle forze armate greche in una vicina base aerea.
Gli aerei da combattimento multiruolo con una caratteristica ala a forma di triangolo sono stati la prima grande consegna derivante da accordi di difesa multimiliardari che i governi greco e francese hanno siglato l'anno scorso.
La Grecia ha stanziato quasi 2,5 miliardi di euro (2,8 miliardi di dollari) per acquistare 18 caccia Rafale, 12 dalla forza aerea francese e sei appena costruiti dall'appaltatore militare parigino Dassault.
La Grecia prevede anche di acquistare altri sei Rafale in una data successiva e di spendere altri 3 miliardi di euro per comprare tre nuove fregate di fabbricazione francese.
L’acquisto greco non aiuta a placare gli animi tesi nel mediterraneo orientale. Gli alleati NATO Grecia e Turchia hanno disaccordi di lunga data sui confini e sui diritti di trivellazione di petrolio e gas nel Mediterraneo orientale, una disputa che è sfociata in un teso stand off navale nel 2020.
La Turchia e la Grecia montano pattuglie aeree concorrenti nel Mar Egeo orientale intorno alle isole greche di fronte alla costa della Turchia. Le tensioni nella regione hanno spinto Atene ad accelerare il suo programma di aggiornamento militare e a rafforzare i legami di difesa con gli alleati Francia e Stati Uniti.
Michael Tanchum, un senior fellow dell'Istituto austriaco per la politica europea e di sicurezza, ha detto che la Grecia ha anche sviluppato la cooperazione militare con Egitto, Israele, Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita.
"Gli sforzi di Atene stanno pagando alla grande... Queste relazioni forniscono alla Grecia una profondità strategica molto necessaria", ha affermato Tanchum.
La consegna dei jet francesi alla Grecia sarà completata nel gennaio 2025, hanno detto i funzionari militari.
I funzionari greci affermano che i caccia Rafale hanno un'elettronica avanzata e sistemi di armi che daranno alla sua forza aerea un vantaggio nel confronto con l'esercito molto più grande della Turchia.
Al contrario la necessaria modernizzazione delle forze aeree della Turchia ha subito una battuta d'arresto nel 2019, quando gli Stati Uniti hanno escluso la Turchia dal programma F-35 per l'acquisto da parte di Ankara del sistema di difesa missilistica S-400 di fabbricazione russa.
La Turchia intanto prosegue nello sviluppo a livello nazionale del suo caccia di quinta generazione TF-X, mentre non è escluso che possa rivolgersi alla Russia per l’acquisto di caccia avanzati come gli Su-35 o gli Su-57 stealth, velivoli che diversi osservatori ritengono anche superiori agli F-35 statunitensi. La Russia ha più volte ribadito la disponibilità in tal senso ad aprire trattative con Ankara.
Spesso la Turchia viene additata come la responsabile delle crescenti tensioni nell’area del Mediterraneo Orientale. A giudicare dalle spregiudicate mosse di Atene sembra proprio che tale convinzione debba essere rivista.
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