di Alessandro Volpi*
Il potere. Larry Fink, ceo di BlackRock, riceverà quest'anno dalla sua società una retribuzione complessiva di quasi 37 milioni di dollari, che lo rendono il manager più pagato al mondo. Questa retribuzione gli verrà "versata" anche di fronte ad un voto contrario dell'assemblea degli azionisti che ha solo un valore consultivo. Nel 2024; Fink, di milioni, ne aveva guadagnati 31 e nel 2023 poco più di 26.
Quasi 100 milioni di dollari in tre anni, che si aggiungono ad un patrimonio di oltre 1,3 miliardi di dollari, in larga misura composti da azioni di BlackRock - ne possiede quasi 500 mila - e da altri titoli di società "collegate". La fortuna di Fink dipende dai risparmi globali, compresi quelli di qualche milione di italiani, ma di imposte in Italia mister Fink, con residenza fiscale fra New York e la California, non ne paga.
Qualcuno dirà che è normale, essendo cittadino americano, ma a me non pare giusto: abbiamo bisogno di regole fiscali che leghino le retribuzioni finanziarie ai luoghi dove si genera la fortuna di quelle retribuzioni. Soprattutto abbiamo bisogno di disintossicarci dalla finanza.
*Post Facebook del 15/05/2025
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