Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha dichiarato che "la Russia non negozia la propria integrità territoriale", sottolineando che il presidente USA Donald Trump comprende questa posizione. In un'intervista a CBS, ha definito "verità oggettiva" le parole di Trump sulla Crimea ("fuori discussione, questione chiusa"), criticando il leader ucraino Zelensky per le sue "dichiarazioni dannose" sul non riconoscere l'annessione russa della penisola.
Trump, da parte sua, ha accusato Zelensky di ostacolare i negoziati di pace, ricordando che la Crimea è sotto controllo russo dal 2014 "senza un colpo sparato". Lavrov ha denunciato la mancanza di serietà di Kiev, citando i ripetuti attacchi ucraini alle infrastrutture energetiche russe nonostante una moratoria proposta da Trump. Ha inoltre difeso le operazioni militari di Mosca, affermando che colpiscono "solo obiettivi militari", a differenza degli attacchi NATO su Belgrado (1999).
*Tratto dalla newsletter quotidiana de l'AntiDiplomatico dedicata ai nostri abbonati
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