Le elezioni presidenziali negli Stati Uniti segnano un momento cruciale, indipendentemente dal candidato vincente, sia che si tratti di Donald Trump sia di Kamala Harris. Il mondo osserva con interesse, ma anche con una crescente consapevolezza: l’era dell’egemonia statunitense sembra volgere al termine. Gli Stati Uniti, storicamente abituati a mantenere il controllo e l’influenza sullo scenario globale, si trovano ora a fronteggiare sfide emergenti da parte di altre potenze.
L’ascesa della Cina come rivale economico e militare – insieme ai paesi del sud del mondo nel blocco BRICS - e la sua influenza in Africa e nel Pacifico Occidentale rappresentano una minaccia diretta per l’egemonia USA. Mentre Washington continua a preferire un modello di cooperazione gerarchica, in cui resta al vertice, la Cina propone un approccio multipolare, che cerca di suddividere le sfere di influenza in modo più equilibrato. L’elezione statunitense sarà un passaggio, ma non risolverà le questioni fondamentali. Trump potrebbe promuovere un atteggiamento più nazionalista e isolazionista, mettendo in discussione le fondamenta del sistema liberale post-bellico.
Harris, invece, potrebbe cercare di preservare l’attuale ordine liberale, seppure con un’attenzione rinnovata alle debolezze interne. Tuttavia, il mondo non appare più disposto ad accettare ciecamente la leadership USA. La realtà odierna impone una riflessione su una nuova governance globale. Con guerre in Ucraina e conflitti in Medio Oriente, il bisogno di un dialogo multipolare diventa essenziale per la stabilità.
Gli Stati Uniti devono affrontare un dilemma cruciale: adattarsi a un mondo multipolare o insistere su un modello egemonico sempre più precario e vetusto. In ogni caso, il prossimo presidente dovrà confrontarsi con una realtà che supera i confini della politica nazionale e richiede risposte globali.
*Tratto dalla newsletter quotidiana de l'AntiDiplomatico dedicata ai nostri abbonati
-------------
https://www.leftvoice.org/trump-and-harris-foreign-policy-and-the-decline-of-u-s-hegemony/
di Alessandro Orsini* Risposta, molto rispettosa, a Liliana Segre. Il dibattito sul genocidio a Gaza, reale o presunto che sia, non può prescindere dalle scienze sociali. Nel suo...
di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico In più di una circostanza ho scritto che oltre agli USA a vivere una situazione estremamente complessa in materia di conti con l'estero (debito/credito...
Come ricorda il Prof. Paolo Desogus oggi il famoso articolo di Pier Paolo Pasolini "Cos'è questo golpe? Io so" compie 50 anni. "Il coraggio intellettuale della verità e la pratica politica...
Come ha riportato ieri il New York Times, che ha citato funzionari statunitensi a conoscenza della questione, il presidente degli Stati uniti d’America, Joe Biden avrebbe approvato l'impiego...
Copyright L'Antidiplomatico 2015 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa