di Marco Travaglio - Fatto Quotidiano, 28 novembre 2025
Ora che la guerra rischia di finire e gli euro-nani non si danno pace per la minaccia della pace, i pericoli anziché diminuire aumentano. Il partito transnazionale della guerra è così potente, tentacolare e armato che farà di tutto per sabotare il negoziato. Al solo annuncio del piano Trump i colossi delle armi sono crollati in Borsa: qualcuno pensa che rinunceranno senza reagire alla mangiatoia del riarmo Nato & Ue? I nemici della pace sono in Russia, nascosti nei settori militari più oltranzisti, e assediano Putin perché continui l’avanzata. Sono in Ucraina, annidati nel fronte nazionalista che da 11 anni tiene in scacco i presidenti con milizie nere e spie capaci di ogni provocazione terroristica (Nord Stream, Daria Dugina, false flag con missili e droni ecc). I più stupidi sono in Europa, infatti non si nascondono neppure: i governi “volenterosi” e tutti gli eurodeputati (esclusi per l’Italia M5S e Lega) che ancora ieri han bocciato ogni compromesso. Ma sono anche negli Usa, dove Trump ha bonificato l’amministrazione dai neocon, ma se n’è scordati due: Rubio, segretario di Stato e aspirante suo successore, e il generale Kellogg, inviato per l’Ucraina (per fortuna in disgrazia: a gennaio sloggia).
Figure sinistre che, insieme al Deep State, spiegano la fuga di notizie sulla telefonata fra il vero mediatore Witkoff e il consigliere del Cremlino Ushakov, strombazzata dai bellicisti come uno scandalo. Il 14 ottobre Witkoff chiede a Ushakov: “Come risolviamo la questione tra Russia e Ucraina?”. E Ushakov: “Sarebbe utile che i nostri capi parlassero al telefono?”. Witkoff dice di sì: Putin ringrazi Trump dei suoi sforzi per la pace e confermi che “la Russia ha sempre voluto un accordo”. E propone “un piano di pace in 20 punti come per Gaza”: il Donetsk ai russi in cambio di “territori da qualche altra parte”. E il russo: “Ok, i nostri leader potrebbero discuterlo”. Che c’è di strano? Come pensate che parli un negoziatore? Sarebbe interessante conoscere le sue parole davanti ai delegati ucraini, ma quelle guardacaso non escono: però devono essere molto simili, infatti Kiev difende Witkoff proprio come fa Trump.
Steve Witkoff è un avvocato e immobiliarista che ha il grave torto di lavorare per la pace con buoni risultati: si devono soprattutto a lui la tregua di febbraio a Gaza e l’accordo di ottobre a Sharm, lo sminamento del fronte iraniano aperto da Netanyahu e ora il piano su Kiev. In un mondo di macellai che fanno a gara a chi ne ammazza di più, lui ha salvato migliaia di vite. Ovviamente, proprio perché parla con tutti, anche con Putin, Hamas e gli ayatollah, è odiatissimo da Rubio, dall’Ue, dai nazionalisti ucraini, dalla banda Netanyahu e dai mercanti di morte. Cioè da chi, sulla guerra infinita, ci campa e ci ingrassa.
di Angelo d'Orsi Quante volte, nei dibattiti in tv o a distanza sui giornali, specie nell’ultimo biennio, mi sono sentito lanciare addosso una sorta di anatema dai miei interlocutori: “Vada...
Intervista esclusiva de L'Antidiplomatico al gen. Marco Bertolini Generale, la NATO, fondata con i presupposti di un'alleanza difensiva, sembra essere stata radicalmente trasformata dalla...
Nei suoi profili social l'Ambasciata della Federazione russa in Italia ha accusato il Corriere della Sera di aver tagliato in modo pretestuoso l'intervista che il ministro degli esteri russo Lavrov gli...
di Angelo d'OrsiLa mia conferenza Russofobia, russofilia, verità, prevista il 12 novembre a Torino nei locali del Polo del ‘900 è stata inopinatamente annullata. L’accusa che...
Copyright L'Antidiplomatico 2015 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa