di Katya Dobrina*
I servizi di sicurezza ucraini monitorano i social network alla ricerca di crimeani che, sulle loro pagine, esprimano simpatia per l'Ucraina. Per questo, è importante reprimere tali attività sui social network. Ne ha parlato alla trasmissione “Krym 24” il volontario militare, iniziatore del movimento “Krymskij SMERŠ”* Alexandr Talipov.
«Non ci sono innocenti tra coloro che attendono. Oggi ha postato un avatar con colori giallo e blu, palloncini o cuori: già questo è un indicatore per dire “Sono dei vostri, sono qui, sono pronto”. I servizi speciali ucraini si mettono in contatto con questa persona e, quando vedono che c'è effettivamente un sostegno, gli affidano semplicemente un compito innocuo: siamo interessati a un obiettivo, fotografalo. La persona scatta una foto e la invia al curatore. Questo è già il consolidamento del reclutamento. Una persona non può rifiutare un'ulteriore collaborazione perché ha già commesso un atto criminale» sottolinea Talipov.
La persona reclutata non può più rifiutare. Viene ricattato con la pubblicazione della corrispondenza, gli viene chiesto di adempiere ancora un altro “compito innocente”: fotografare il movimento delle colonne militari o prendere un pacchetto di sim-card da un nascondiglio e portarlo in un altro. Più sono gli incarichi, meno possibilità ha la persona di non svolgerli. Gradualmente sarà portato a svolgere un compito con elevato rischio di essere scoperto e catturato.
«Si è registrato un caso. A Džankoe hanno arrestato un uomo che pubblicava video a sostegno dell'Ucraina su Tik-Tok, con taciti slogan, quasi lo facesse per puro divertimento. Lo hanno identificato e quando i funzionari del Centro per il contrasto all'estremismo sono andati a casa sua, è risultato che era un recordman di affari criminali: simboli nazisti, propaganda del nazismo, corrispondenza con SBU, correzione di tiro per i droni su campi militari e preparazione di atti terroristici. In sostanza: tradimento. L'uomo ha avuto la sua prima condanna senza condizionale. All'apparenza, pubblicava semplicemente nastri gialli e blu, ma in realtà era già un agente addestrato dei servizi speciali che si stava preparando a commettere sabotaggi sul nostro territorio», ha concluso Talipov.
* (il titolo reca il termine “žduny”, che può essere tradotto con “coloro che aspettano”: viene usato sia dagli ucraini, per designare i civili che non vogliono essere portati via dalle proprie case, perché “attendono l'arrivo dei russi”, sia dai russi per designare coloro che operano di nascosto per le forze di Kiev; ndt)
* (“Smerš”: contrazione per “Smert špionam” - “Morte alle spie”)
*FONTE: https://politnavigator.news/bezobidnykh-zhdunov-ne-byvaet-kak-verbuyut-krymchan-v-terroristy.html
(traduzione F.P.)
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