Perché Goldman Sachs è così ottimista sulla Cina?

di William Pesek - Asia Times


Ciò che pochissimi esperti di politica avevano previsto nel 2025 era la misura in cui la Cina avrebbe avuto la meglio su Donald Trump.

Certo, pochi economisti seri pensavano che i dazi del presidente degli Stati Uniti avrebbero avuto un esito positivo. Ma contate i modi in cui il leader cinese Xi Jinping – con pazienza strategica e sfruttando la disperazione di Trump per un accordo rapido – continua a superare in astuzia la Casa Bianca.

Un esempio calzante: Xi ha recentemente ottenuto un altro rinvio – questa volta di un anno – nella corsa agli armamenti economici lanciata da Trump all'inizio di quest'anno. Ciò significa che qualsiasi accordo commerciale, importante o meno, probabilmente non verrà siglato prima del 2027 – e questo è lo scenario migliore. Ciò offre alla Corte Suprema degli Stati Uniti un sacco di tempo per dichiarare incostituzionali i dazi di Trump.

Offre inoltre a Pechino più tempo per proteggere la propria economia da Trump. Xi può raddoppiare gli sforzi per costruire legami commerciali più solidi con l'Europa, il Sud-est asiatico e il resto del "Sud del mondo". E dà più tempo ai dazi di Trump di ritorcersi contro le famiglie statunitensi attraverso un'inflazione più elevata.

Si prevede che la Cina crescerà quest'anno del 5%, nonostante i dazi, mentre il mercato del lavoro statunitense trema e l'inflazione aumenta a un tasso del 3%. Ma la Cina potrebbe essere sull'orlo di un 2026 ancora migliore?

Questa è la tesi di lavoro di Goldman Sachs, dove gli economisti ritengono che la più grande economia asiatica potrebbe registrare una crescita fino al 6%. Non solo nel 2026, ma anche nei "prossimi anni".

"È probabile che l'economia cinese cresca più rapidamente di quanto previsto in precedenza, grazie alla determinazione del governo nel promuovere la competitività del settore manifatturiero e nell'incrementare le esportazioni", scrivono gli economisti di Goldman, Andrew Tilton e Hui Shan, in un recente rapporto.

I ricercatori sottolineano che la crescita delle esportazioni è stata sorprendentemente forte nel 2025. Questa performance si è verificata nonostante i dazi statunitensi siano balzati a oltre il 100% ad aprile, prima che Trump li riducesse al 30% un mese dopo.

Nel frattempo, le esportazioni dalla Cina continentale potrebbero aumentare dell'8% quest'anno, "dimostrando la competitività dei prodotti cinesi in un'ampia gamma di settori rispetto ai concorrenti globali", ricordano gli economisti di Goldman.

Naturalmente, le riserve abbondano Non ultima la crisi immobiliare che sta distruggendo la fiducia e alimentando la deflazione. Le finanze degli enti locali in tutto il paese sono in rovina. La disoccupazione giovanile è allarmantemente elevata, mentre l'invecchiamento della popolazione cinese si sta riducendo. Le famiglie sono ancora più propense a risparmiare che a spendere.

(Traduzione de l'AntiDiplomatico)

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